giovedì 26 aprile 2012

Random Moment

A volte lascio vagarmi.
Mi scordo di avere un fine e lascio che sia tutto il resto a prendere il sopravvento.
Sbrilluccichio assordante di origini ignote, di cose nascoste, di verità lontane.
Dimentico volentieri l'aria che mi sta attorno, l'azoto è liquido a volte nei miei polmoni.
Passi secchi, passi secchi, scalpiccio di roditori, ronzio di volanti pensieri.
zzzzz
zzzzzzzz
ciac ciac ciac
Da un rumore si genera l'eco ed ecco essi ripetersi all'infinito all'infinito all'infinito all'infinito
pensieri all'infinito
scalpiccii ronzii
all'infinito
pensieri
non più silenti
temporali, nuvole, tuoni della mente
fulmini nelle iridi salmastre
di fronte, soltanto il mare
immenso, onde, spuma, rocce voraci spaccano la sabbia
e poi il cielo, grigio e pesante
si chiude, ingoiando te
e poi
zzzzz ciac ciac
pensieri.

Scrosciare.
Scrosciare di cascate arboree, di fiumi non paludosi, limpidi, scrosciare di rocce levigate.
CIUFF
nell'erba, si tuffano, scrosciare
di risate
ai pensieri rumorosi
io rispondo
ridendo.

Le sirene
non cantavano
ma ridevano.

zzzzzzzz
l'ho presa, l'ho preso, li ho presi.
Chiusi, in una bottiglia fin'ora vuota,
tappati, lasciati andare
nell'immenso, nelle onde, nella spuma,
rocce voraci, rocce levigate
non la scalfiranno
navigherà
e io
riderò.

Senti?
Non passi, non scalpiccio, non ronzio.
Scrosciare.
Senti?
Il mio respiro,
libera
respiro.


A volte lascio vagarmi.















ArHaL
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.

giovedì 12 aprile 2012

Quote XLIII

"Parole che in quel momento potevano riferirsi solo a me, e che a un altro sarebbero parse insignificanti, banali. Le persone che pronunciano parole così lo fanno come per caso, come se non avessero nessuna importanza, ma in realtà, in qualche parte profonda di loro, devono conoscere il potere di quello che hanno appena detto. Sentire di averti dato qualcosa che hanno portato da chissà quale meraviglioso luogo, infinitamente distante."


Lucertola
B. Yoshimoto








ArHaL
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.

someday


Da più di un mese a questa parte la mia vita ha subito una svolta.
Adesso il mondo mi appare lucente, anche se a volte credo sia così tanto da sogno da vedere quasi i bordi sfumati della realtà, come se il mio campo visivo fosse limitato dal sonno.
Ma sto cercando di convincermi che così non è e, d'altronde, varie cose mi fanno capire che la realtà è sempre qui, attorno a me.
Nonostante la mia felicità, non posso fare a meno di guardarmi attorno e vedere che molte persone, a me care, stanno naufragando in una marea di problemi e dolori.
Ad alcuni posso dare in qualche modo conforto, parole, cercare di comunicare la gioia che ho nel cuore per portare loro speranza. Ad altre non posso, perchè non posso fare nulla o perchè queste stesse persone per loro (giuste) scelte non mi permettono di farlo.
In realtà penso che queste mie parole non giungeranno mai alle persone che ne hanno bisogno, ma se mai dovessero farlo, ecco, io sono qui e mi dispiace per ogni male.
Vorrei la mia felicità avvolgesse tutti.
Non mi sento egoista nel mio momento di gioia, anzi, mi sento in dovere verso il mondo per ciò che mi ha donato e vorrei poter fare qualcosa per tutti, come d'altronde ho sempre cercato di fare, ma ora più che mai.

Mi dispiace per ogni cosa brutta.







ArHaL
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.

venerdì 6 aprile 2012

from always you


















ArHaL
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.

Birth by sleep.

Ancora ripenso a quel momento come ad un sogno.
Vivo nell'irrealtà ogni giorno, ormai.
Ma quel momento, quegli istanti, non riescono ad uscire fuori dalla dimensione dell'etereo, dell'impossibile, del non-vero, non-accaduto.

Il vento che muove l'erba, le nuvole placide, i colli immobili, il silenzio denso, l'aria tersa
Noi due seduti vicini sulla riva del lago guardando scorrere i nostri cuori sul pelo dell'acqua.



Is this real?





 







ArHaL
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.

giovedì 5 aprile 2012

lulling


Vorrei scriverti che mi manchi.
Anzi.
Vorrei chiamarti e dirti che mi manchi.
Anzi.
Vorrei trovare il modo di venire sotto casa tua, bussare alla tua finestra, vederti sorpreso, abbracciarti e dirti che mi manchi, che mi sei mancato.
Anzi.
Vorrei trovare il modo per non sentire più la tua mancanza e per non farti sentire più la mia, e il modo sarebbe dormire almeno ogni notte sul tuo petto.

Ma tu dormi e non vorrei mai svegliarti.
Il tuo respiro pesante mi da sicurezza anche nel sonno.
I tuoi occhi chiusi, non serrati, ma leggeri, le ciglia poggiate appena sulle ciglia.
Le labbra grandi, morbide, socchiuse.
I muscoli distesi, il battito del cuore regolare.
Le braccia aperte, come ad abbracciarmi, da lontano.
Le mani, che nell'assopimento si sono strette intorno a me assente, lentamente ora si sono sciolte, abbandonando lievemente le dita al sonno.
Il tuo corpo è caldo, accogliente, profuma di buono, di spezie leggere, di te.
Il tuo corpo è caldo, accogliente perchè è lì la mia casa.

Vorrei scriverti che mi manchi.
Ma tu dormi e non vorrei mai svegliarti.









ArHaL
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.

mercoledì 4 aprile 2012

Una rondine ha tagliato l'aria.

Turbinano come fiocchi di neve, nella lieve brezza, sospinti dal vento impalpabile.
Si librano, leggeri e leggiadri, si avvolgono in spirali irregolari, spariscono, ricompaiono.
Piccole anime di pollini soffici e bianchi.

E poi la pioggia.
Sottile, battente.

Mi stupisco come alcuni di loro siano ancora in grado di volteggiare sotto l'acqua che questo cielo enorme e nuvoloso ci dona.
Eppure lo fanno.
Chissà come, lo fanno.








ArHaL
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.

everywhere

Sui muri, nell'orologio che canta l'ora sbagliata e quella giusta, sui tasti del computer, sotto al tavolo, dentro al letto, appena fuori la mia finestra, appena dietro la mia porta, nell'acqua che bevo, dentro la mia borsa, nei libri di storia, in ogni rigo, in ogni parola, in ogni lettera.
Nei punti a fine frase, fermi e decisi, e in quelli sospensivi, in quelli esclamativi, forse anche in quelli interrogativi, in frasi attaccate alle pareti che a volte cadono e allora mi devo alzare, prendere il foglio e riattaccarlo al suo posto, nel cesto di frutta sul mobile, nei fiori secchi e in quelli nuovi, in dei fazzoletti blu, nel silenzio, nel rumore, nella musica.
Nelle fessure delle serrande che al mattino lasciano trapelare la luce del sole, nei vetri poco spessi che a volte fanno entrare il vento, nelle maniglie delle porte e delle finestre, nei disegni, nei film, nel mio respiro, sulle mie unghie, dentro l'aria.
Nel vento, nel mare, nelle aurore e nei crepuscoli e anche nello stormire delle foglie degli alberi.
In ogni luogo, in ogni cosa.
Dappertutto.
Dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto dappertutto.

Marco sei dappertutto.







ArHaL
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.

martedì 3 aprile 2012

everything

Imparare a fare cose che non si è mai riusciti a fare.
Imparare a non avere più paura di ciò che è bello, di portare con orgoglio i propri sentimenti, appuntati sul petto, sul cuore, brillanti che tutti possano vederli, come la più importante delle medaglie.
Il valore di amare qualcuno, qualcuno che senti, qualcuno per te, e tu per lui.

Ogni giorno, ogni momento è denso.
Questi ultimi giorni sono stati densi anche di eventi, momenti fantastici e cose che ho sempre desiderato vedere, fare, vivere.
Ma anche nei momenti di silenzio, di stasi, tutto era denso.
Di te e di me.

La nostra immagine immobile riflessa sullo schermo del televisore spento è il più bel film che abbia mai visto.







ArHaL
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.