mercoledì 27 giugno 2012

indigo

L'indaco è il colore del cuore.

A volte dimentico l'ora del giorno in cui mi trovo.
Poi, per un qualche motivo, alzo gli occhi al cielo e lo trovo indaco.

Se vi sono nuvole alte, queste sono tinte di un colore indescrivibile, indescrivibile perchè tentare di porre in parole le sfumature che con i loro lenti movimenti si delineano nelle gonfie asperità di cui sono formate sarebbe quanto mai inutile.

Quando succede, mi stupisco.


Ricordo un momento in cui i nostri capi erano vicini e le nostre fronti si sfioravano.
Gli occhi chiusi e il frastuono del mondo non esisteva più.
Restava, lento, quasi immobile, il gorgoglio dell'acqua e il fluire indispensabile dei nostri respiri.


Se solo mi distraggo un attimo, tutto svanisce.
Le nuvole si perdono all'orizzonte, scomparse nel loro cammino di vento.
Resta solo l'indaco del cielo, sempre più buio.


E le nostre mani, giunte insieme vicino alle labbra, come in preghiera.


La silenziosa preghiera dei nostri cuori, tinti d'indaco.
La preghiera che non abbiamo mai recitato, ma che solo noi conosciamo.











ArHaL
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.

lunedì 25 giugno 2012

feather


Da quando tu ci sei, ogni giorno ringrazio per la tua esistenza, accanto a me.
Ma mi sembra sempre di non farlo abbastanza, di non essere abbastanza riconoscente, abbastanza grata.
Sei un dono così immensamente prezioso e inaspettato che ancora non posso credere che mi sia stato dato, così, all'improvviso.
Come una piuma persa da chissà quale uccello, quale angelo di passaggio, volando, in alto nel cielo, lievemente scende, ondeggiando nell'aria immobile, rotolando in qualche lieve brezza, persa in una tempesta, infine prende luogo sulla riva di un fiume, su un prato, all'ombra, sul palmo della mia mano mentre sono distratta.
Ma volgendo gli occhi al cielo subito dopo non riesco più a scorgere la sua provenienza, per cui continuo a ringraziare il cielo, le nubi, il vento che da me l'hanno portata.

Se solo tu fossi una piuma caduta.




Ma tu sei ogni cosa bella, più bella di questa magia, e io non potrò mai descriverti per quello che realmente sei.









ArHaL
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.

lunedì 18 giugno 2012

L2tM XXXVI

Da ciò che uccide te
e tutto ciò che ho intorno
Dall'uomo che non è
padrone del suo giorno
Da tutti quelli che
inquinano il mio campo
Io mi libererò perché ora sono stanco!

LIBERI TUTTI


Subsonica




ArHaL
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.

martedì 12 giugno 2012

Just my Imagination


Mi piace immaginarti, durante il giorno, durante la notte.
Mi piace perchè a volte so perfettamente come immaginarti: la posizione delle tue mani, l'intensità del tuo sguardo, il modo in cui i capelli ti ricadono sul volto.
Mi piace perchè altre volte sono indecisa: non avendoti mai visto compiere una determinata azione la mia mente tira a sorte sul modo in cui la potresti fare.
T'immagino spesso mentre scrivi.
Forse qualcosa per il lavoro, forse qualcosa per diletto, forse qualcosa per me.
A volte sei in ufficio, a volte sul tavolo in giardino, a volte sulla scrivania in camera tua.
Sulla scrivania in camera tua.
Sei sempre lì, nei miei pensieri, quando scrivi per me.
Quando la tua mano scivola sul foglio con la penna mentre mi pensi e i capelli ti ricadono su un lato del volto.
T'interrompi per pensare e li sposti leggermente.
Quando con cura redigi lettere che mi dedicherai e i tuoi occhi fissano seri la carta e le tue mani, a momenti socchiudendo le palpebre, fino a chiuderle, per brevi istanti.
Un respiro prima di tornare a scrivere.

Altre volte sei sul tuo letto con il computer sulle gambe incrociate o distese, o forse posato accanto a te.
Più spesso ha i capelli legati, in modo da non darti fastidio, e attento segui lo scorrere delle parole sullo schermo di fronte a te: la luce che emana ti illumina gli occhi.
Le dita scorrono sulla tastiera, si fermano, cancellano, correggono, scrivono lente o veloci.
Ti fermi, sollevi lo sguardo e guardi qualcosa di vicino a te, osservando in realtà qualcos'altro di molto lontano.
Un respiro prima di tornare a scrivere.

Quasi sempre m'immagino che la luce nella tua stanza sia soffusa, quasi sempre è quella lieve luce del tardo pomeriggio, rossastra. A volte, quando ti penso in ufficio, c'è anche la luce elettrica, a volte quando sei alla tua scrivania hai la piccola lampada accesa, lì accanto a te.
Ma adesso, ad esempio, è notte.
M'immagino che tu abbia acceso almeno la luce che hai vicino al letto, per non stancare troppo la vista.
In realtà mi piace pensarti, però, immerso nell'oscurità.
Così che se io entrassi ora dalla porta della tua stanza, non vedrei altro che buio e solo il tuo volto e le tue mani illuminate dalla luce dello schermo del computer.
I capelli sciolti ti ricadono sulle spalle e il tuo corpo è fasciato da vestiti leggeri che mi permettono di sentire la tua pelle sotto il mio tocco.
Immagino che starei anche solo nell'ombra, seduta ai piedi del letto, a osservarti scrivere e a bearmi del tuo viso rilucente che come la luna risplende di luce non propria, ma che, nonostante questo, illumina la notte.
Oppure immagino che proverei ad accarezzarti il viso e se tu decidessi di alzare lo sguardo su di me, allora vorrebbe dire che quello che staresti scrivendo può attendere. Altrimenti osserverei la tua meravigliosa concentrazione continuare sotto il tocco delle mie dita.
Se tu alzassi il tuo sguardo su di me, adesso, io proverei a farti leggere quello che provo.
Io ti bacerei dolcemente, bacerei dolcemente le tue dolci labbra, le tue dolci palpebre dorate, il tuo dolce collo profumato.
Solo un respiro prima di tornare a scrivere.











ArHaL
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.

giovedì 7 giugno 2012

FYC LXIII


 E' strano come, a distanza di tempo, sia travolgente la malinconia verso le amicizie perdute, più che verso gli amori finiti.










ArHaL
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.

lunedì 4 giugno 2012

Quote XLV


- Senti Ren, voglio che tu mi dica una cosa: se io morissi, moriresti con me?
 
- Certo.

"Io sono sempre stata così sola... Non voglio sentirmi più sola, per tutta la vita."

Nana
 
 
 














ArHaL
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.