Tutto quello che desideravo era restare sola.
Spalancare le braccia su un enorme vuoto, in piedi e salda, in preda ai venti più poderosi.
Restare sola, mentre il vento mi travolge, scompigliandomi, strappandomi di dosso i vestiti, ma senza lacerarmi la pelle, senza provocarmi dolore, mentre il mondo a cui sono affacciata svanisce.
Solo io ed il bianco di luce travolgente, abbacinante. Ed il vento, sempre più forte, mi lascia nuda, ma non provo nessuna vergogna, nessun pudore: sorrido, felice, anzi, serena.
Non sentire freddo, nè caldo, l'aria che mi sconvolge è della stessa temperatura del sangue che, velocissimo, circola nelle mie vene, al suono sempre più martellante del cuore: ma non sono spaventata, nè in preda al panico, è solo un rumore incalzante, ritmato, che proviene dal mio petto e che si mescola con gli ululati, a me dolci, di questo vento così chiaro.
Percepire che, lentamente, mi pulisce, lavando via il trucco, i capelli, la pelle, fin quando non resta niente altro che candore.
Resto, vibrante, esultante, in preda a questa nuova purezza.
E poi, soffia forte, più forte, e perdo le ciglia, le unghie, i capelli, e poi, ancora, la mia pelle inizia a sciogliersi, svanendo in un pulviscolo brillante e vedo il cuore uscire dal mio petto, palpitante, di fronte a me, e io sorrido, e poi i miei nervi spariscono, insieme ai tendini, alle cartilagini, ad ogni muscolo, ad ogni organo.
Sono uno scheletro con le braccia aperte al vento, ma sento ancora che sto sorridendo e vedo ancora il cuore rosso palpitare di fronte ai miei occhi dissolti.
Un istante dopo mi sgretolo, come polvere volo via e non esisto più.
Eppure sono serena e sono nel mio cuore che cambia, si illumina, brilla di luce dorata, si allarga a dismisura e sono io, sono il mio spirito, sono solo questo.
Un'anima al vento.
ArHaL
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.