giovedì 21 marzo 2013

Quote L

"Ho tagliato i capelli, e mi rendo conto che tu mi vedi ancora come allora,
ho tagliato i capelli, ma a te non interessa,
"guarda come sono corti" e tu rispondi che sono già un po' più lunghi,
e mi accarezzi la schiena come se avessi ancora i capelli come prima,
mi accarezzi i capelli, quelli che avevo,
e accarezzi me, quella che ero,
ed è strano stare con te,
perché ogni volta che sono con te torno ad essere la bambina innocente e perversa che ero,
che ho un po' perso,
e io davvero perdo tutto,
perdo gli ombrelli, perdo gli scontrini, perdo le mollette, perdo i calzini e le lettere importanti, e i giorni e i colpi e tutto il resto,
e mi perdo spesso, ma tu

tu non mi perdi mai
e mi vedi sempre
bella
anche quando io non mi vedo
per niente."

S. Casciani












ArHaL
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.

martedì 19 marzo 2013

St. Patrick II

Prima di scrivere questo post ho riletto ciò che avevo scritto a seguito del mio San Patrizio lo scorso anno.
Era un post breve, coinciso, ma già pieno di quello che voleva essere immensa gratitudine.
Ancora una volta, in questo altro speciale anniversario, mi chiedo come sia possibile che già un anno sia trascorso.
Mi sembra ieri la prima volta che ho calcato il suolo di Siena con i panni medievali, emozionata e titubante, e tutto mi sembrava bellissimo e speciale; mi sembra ieri sera quando, tornati da Sant'Antimo io e quello che era il mio neo-fidanzato siamo andati a mangiare una pizza insieme, ancora in abiti storici, e arrossivo sotto gli sguardi degli altri clienti che ci fissavano stupiti e ci chiedevano il perché del nostro particolare abbigliamento, incuriositi; mi sembra ieri la nascita di ogni nuova emozione che tutto ciò ha generato in me.
Eppure, a distanza di un anno volato via, nulla è cambiato: vivo ogni giorno con emozione e gratitudine per ciò che mi è stato dato; certo, adesso ho più consapevolezza e più responsabilità, ma se qualcosa è cambiato è il mio atteggiamento, adesso più aperto e proprio per questo ho sentito il bisogno, durante il Ritiro con il gruppo storico fatto in questo fine settimana, di leggere loro una lettera che ho scritto con il cuore in mano che fluiva giù con l'inchiostro della penna sulle pagine della mia agenda; ricorderò per sembre le palpitazioni che mi assordavano le orecchie perché per la prima volta nella mia vita mi sono alzata in piedi e ho parlato io in prima persona dei miei sentimenti a così tante persone di fronte a me, ricorderò per sempre la rigidità del mio corpo, ma non della mia voce, il dover tirare su con il naso e la fortissima sensazione di imbarazzo, ricorderò per sempre gli applausi e i ringraziamenti di chi aveva capito, spero dal mio profondo del cuore tutti, le mie parole che voglio copiare qui, per timore di perderle e perché invece voglio ricordare per sempre, insieme a tutto ciò che mi hanno e che spero abbiano trasmesso:


"Cari Lupi,
esattamente un anno fa, festeggiando l'anniversario della Compagnia a Siena, è stato il mio primo giorno trascorso con tutti voi, quindi, per me, oggi ricorre un personale anniversario: lo scorso anno, come adesso, eravamo seduti ad un tavolo ed ognuno di voi ha detto cose molto importanti per questo gruppo.
Devo ammetterlo, all'inizio ero un po' spaventata, per vari motivi, ma in quel momento ho capito che, al di là delle spade, al di là dei vestiti medievali, al di là delle urla e degli scherzi, ognuno di noi poteva essere, a modo suo, una persona speciale e ciò mi ha incoraggiato moltissimo.
E' vero, alcuni hanno, in qualche modo, tradito la nostra fiducia, ma non per questo si è sminuito il valore di chi è rimasto e, soprattutto, il valore di chi arriverà, di chi si aggiungerà alle nostre file mercenarie per illuminare le nostre giornate con la sua presenza, così come già voi tutti illuminate le mie.
Forse non tutti i presenti potranno capire a pieno ciò che sto per dire, ma ho piena fede nel fatto che ognuno, sforzandosi, potrà riuscirci. Ognuno di noi ha il proprio passato e come il mio penso ce ne siano tanti al mondo. Nessuna tragedia particolare, sia chiaro, ma solo molta solitudine: non sono mai stato un asso nelle relazioni sociali, ma, non so spiegarvi il perché, con voi è andato tutto bene, anche se un'idea ce l'ho: probabilmente è perché ogni membro del Lupo Rosso è un disadattato sociale, a modo suo.

Perciò vi ringrazio per la vostra amicizia e per il vostro affetto che, da un anno a questa parte, è venuto a riempirmi il cuore.
Ma c'è dell'altro per cui voglio ringraziarvi, forse una cosa che alcuni potrebbero ritenere esagerata, ma sento che è una cosa che comunque devo dirvi: come me altre migliaia e migliaia di persone si sono separate dalla propria casa, dalla propria città e dalla propria famiglia non appena finito il liceo per andare a studiare altrove, lasciandosi alle spalle abitudini, amici e familiari. Quando ho compiuto questa scelta non ero spaventata, ma forse non avevo ancora la maturità di cogliere le conseguenze di questa azione: in quattro anni a Firenze, lentamente, giorno dopo giorno, ho iniziato a sentirmi sempre più sola, l'euforia iniziale ha dato spazio solo alla routine universitaria che mi riempiva le giornate e a cui volontariamente davo il modo di non lasciarmi spazio per pensare ad altro. Senza dilungarmi ulteriormente voglio ringraziarvi anche perché, adesso, riesco a vivere più serenamente con il pensiero di questo gruppo di persone che, ognuno diverso, ognuno con i propri pregi e difetti, ma tutti con in seno qualcosa di estremamente bello, riesce a darmi calore e colore ai miei giorni.

Quindi grazie, Lupi, per essere, oltre che compagni e amici, anche la mia seconda famiglia, la mia seconda casa.

Oggi, in questo giorno per me così importante, voglio fare a voi un giuramento: prometto che mi impegnerò sempre al massimo per mantenere sempre vivo questo legame e per aiutare sempre come posso il gruppo ed ognuno di voi.

Vi voglio bene."


Ricorderò per sempre anche, appena risedutami al tavolo, a capo chino, rossa in volto, Zio Requiem che mi abbracciava e mi posava un veloce bacio sui capelli e Marco che mi stringeva forte la mano sotto il tavolo. Ho avuto tanta, tantissima paura nel fare questa cosa, ma spero sia servita a far capire quello che volevo trasmettere. A me è sicuramente servita ad aprirmi ulteriormente al prossimo e soprattutto alle persone a cui voglio bene, e a capire che almeno qualcuno può riconoscere, e premiare incoraggiandomi, i miei sforzi.

Grazie Marco, come sempre.
Grazie Zio Requiem, per il tuo inaspettato affetto.
Grazie Lupo Rosso, per ogni cosa bella.






ArHaL
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.

venerdì 15 marzo 2013

Quote XLIX

"L’amore non è tutto,

ma ci sono quei momenti in cui pensi che non avrai mai i capelli lunghissimi e forti,
non vivrai mai vicino al mare,
non avrai mai un bel seno,
non sarai mai completamente diversa da quella che sei,
non avrai mai abbastanza soldi,
non avrai mai una bella voce,
non risulterai mai simpatica al primo impatto,
non imparerai mai a trattenere il pianto;

ci sono quei momenti in cui pensi che chi se n’è andato non può più tornare,
che qualcuno ti mancherà per sempre,
che chi ti ha fatto del male non lo dimenticherai mai,
che non imparerai mai a camminare a testa alta,
che hai paura, ma paura da morire,

e in quei momenti l’amore non è tutto,
ma se c’è
è meglio."


S. Casciani





ArHaL
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.

1

11/03/2013

Non posso ancora credere che ieri è successo.
E' successo: è trascorso un anno da quando quella notte ci siamo detti "sì".

E' incredibile come questo tempo sia volato e ciò mi spaventa terribilmente, ma mi fa intuire che è vero quando si dice che i bei momenti trascorrono in fretta.

Un anno.
Mi sembra ieri quando ci siamo scritti la prima volta, quando ci siamo visti la prima volta, quando ci siamo baciati la prima volta.
Un anno.
Eppure in fondo al mio cuore ho la consapevolezza che tutte le nostre scelte, i nostri sbagli, i nostri errori ci hanno condotto, lentamente, dolcemente, violentemente a questi giorni insieme, la consapevolezza che abbiamo sempre teso l'uno all'altro, la consapevolezza che siamo sempre stati insieme.

Quante cose, invece, dobbiamo ancora scoprire e capire l'uno dell'altro, ma ne avremo il tempo, ne sono certa.

E ieri, come tutti i giorni che io considero importanti, ho imparato molte cose, capito, sono riuscita ad esprimermi, ad aprirmi un po' di più.

Ho capito che sorridere è bello, se ci sei tu a leggere i miei sorrisi.
Ho capito che ogni persona dovrebbe essere esteriormente come è interiormente, ma purtroppo il mondo non ha fatto in modo che ciò potesse accadere, e quindi sta a noi capire gli animi delle persone, scansare i malvagi, tenerci vicino i buoni.
Ho capito che devo essere coraggiosa, che devo abbandonare molti timori, che devo imbibirmi di costanza e forza di volontà.

Ho capito tante cose diverse, alcune non esprimibili a parole, ma una cosa è certa: qualunque cosa accada tu sarai sempre al mio fianco e io al tuo.

Sei ogni cosa bella, sei la mia ancora di salvezza, sei la linfa vitale di ogni miracolo.
Ma forse ieri, forse in questo anno, non sono riuscita a dirtelo, a dimostrartelo, a fartelo comprendere abbastanza.

Mi impegnerò, sempre, affinché tu possa capirlo.


Ieri era il nostro giorno.
Ma ogni giorno è il nostro giorno.








ArHaL
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.

venerdì 8 marzo 2013

bleu


Come ogni anno vorrei sottolineare la bassezza a cui si è ridotta la ricorrenza che si "festeggia" oggi.

Ma, in fondo, troppe parole sono state già spese e in realtà i miei pensieri sono rivolti, piacevolmente, ad altro.

All'anno scorso. In questi giorni, in questo periodo si compiva una dei miracoli della mia vita.
A come La festa delle Donne ha finalmente assunto un bel significato, un vero significato per me.

Un motivo per festeggiare, un motivo per ricordare, anche il mio essere donna, adesso ce l'ho: l'8 Marzo dello scorso anno l'uomo che amo mi ha donato per la prima volta un fiore, e una poesia.
E' così che questo giorno è divenuto importante, ha assunto valore e bellezza, ha scacciato la mia vena polemica e mi ha ricondotto nel mio mondo romantico, che sto, piano piano, imparando ad apprezzare e valorizzare, anzichè nascondere e temere come possibile nemico del mio orgoglio.

Il primo fiore che mi ha regalato.
E' ancora qui, appeso al muro, l'ho fatto seccare. Un fiore particolare, mai visto, blu; blu come il foglio di carta da lettere arrotolato con la prima poesia che mi ha donato, che tengo sul mio comodino; blu come il cartoncino su cui ho ricopiato i versi che mi piacevano di più e che ho attaccato vicino allo specchio, in modo da vederlo ogni mattina. Ricordo ancora i commenti della mia coinquilina mentre facevo ciò: "ma non ti sembra di esagerare? lo conosci da pochissimo", non risposi come si deve e, sebbene il mio cervello le desse ragione, proseguii in ciò che stavo facendo, e mi sentivo felice. Stupida, sì, ma felice.

Cosicchè la Festa delle Donne per me non è più Gialla, ma Blu.
Quel blu che tengo nel mio cuore, sempre.


Grazie per essere riuscito a rendere splendido anche questo giorno, anche questi mesi iniziali dell'anno che per me sono sempre stati bui.
Grazie per tutto ciò che hai fatto un anno fa e per tutto ciò che hai fatto durante questo anno, ormai quasi trascorso: il tempo è volato e ciò è la dimostrazione che è stato tutto straordinariamente bello.
Grazie per ogni cosa.









ArHaL
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.