sabato 23 agosto 2014

218...242/365


Day from218to242 of 365.

Questa estate sto imparando molte cose.
Potrei dire come sempre e potrei dire come mai.
Probabilmente è una cosa che capirò solo quando, tra anni, avrò la visione d'insieme di tutto ciò che mi sta accadendo.

Però sento che sto apprendendo tantissimo, così tanto che non riesco neanche a quantificare le nozioni mentali che si stanno inculcando in me.
E questo un po' mi spaventa perché io vorrei sempre tenere un elenco di tutto, un ricordo di tutto, tenere sempre tutto sotto controllo, in grado di poter organizzare, di poter ragionare, di poter assimilare lentamente.
Eppure sento, misteriosamente, che ora come ora non ne ho bisogno.
Sento le cose che imparo affondare dentro me, avere il tempo di farsi spazio da sole, senza che io ci debba riflettere per interi giorni sopra.
Così, facilmente, ogni tanto apro gli occhi su qualcosa.

Vedo un enorme spazio intorno a me, e ciò mi fa respirare a pieni polmoni.
Vedo un enorme vuoto intorno a me, e ciò mi fa rabbrividire un po'.

Voglio riempiere lo spazio di cose preziose.


Sto cercando di recuperare passioni, amici vicini e lontani, interessi.
E' difficile e adesso mi accade che, dopo un giorno trascorso davanti a uno schermo, mi spaventa l'idea che il giorno sia scivolato nella notte senza che potessi afferrarlo del tutto.
I miei geni non sono ancora abituati al fatto che posso fare molto (come posso fare niente) anche da un computer: il mio corpo, mosso da un richiamo ancestrale, mi dice che dovrei fare qualcosa anche fuori dalle mie righe virtuali.
Eppure, se da un lato penso che ciò sia sano e giusto, dall'altro penso che dipenda da uno dei tanti sensi di colpa che hanno impiantato in me con una mazza.

Voglio ricominciare a leggere, a scrivere, a studiare, veramente.
Voglio smettere con le angosce e le paranoie e le ansie.
Voglio essere libera di plasmare i miei giorni e le mie notti.


Anche se ho perso le ore, ho visto che oggi il sole è tramontato prima.
Perché una grande nube del color del cielo si è seduta sul bordo del mare.




ArHaL
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.