FYC LIV (ho ritrovato il filo della numerazione XD)
scritto da: ArHaL
Forse sono stati i troppi libri.
Il mio uomo ideale era rivestito di un armatura ed era a dorso di un drago.
La prima volta che mi trovai davanti qualcuno che volesse essere "il mio uomo" mi abituai a quel canone, trasponendo l'ideale sul reale.
Direi che, in fondo, la necessità primaria è evolversi. Evolvere i propri gusti, i propri ideali, di conseguenza, la propria realtà.
A volte gli ideali coincidono difficilmente con la realtà. Più che altro li si fa coincidere a forza e, alla fine, ci si accorge di aver fatto un'enorme cazzata.
Con conseguente delusione.
Ma non è poi così altrettantemente (questa parola esiste? o.o) semplice disabituarsi all'ideale stesso.
Forse sono ancora in cerca di ciò che mi piace.
Perchè ciò che credevo mi piacesse, fin'ora mi ha sempre deluso.
Eppure non sono neanche sicura che adattare ogni volta il proprio ideale alla realtà sia salutare.
Difatti, ora come ora, sono convinta che il mio ragazzo sia tutto ciò che non ho mai voluto.
Eppure voglio stare con lui, più di ogni altra cosa.
Forse mi sto facendo pippe mentali inutili per giustificare altrettante pippe mentali o.o
Boh, non me ne facevo da tanto e mi sembrava il caso.
La mia razionalità se n'era stata buona per troppo.
Alla fine questa razionalità la utilizzo solo nel momento in cui devo giustificare la mia emotività, quindi va bene così.
Fatto sta che sto Gianluca e non so perchè.
Fatto sta che sto con lui e sono felice.
(E penso che se glielo chiedessi si metterebbe un'armatura per me.)
(Per il drago ci stiamo lavorando.)
Il mio uomo ideale era rivestito di un armatura ed era a dorso di un drago.
La prima volta che mi trovai davanti qualcuno che volesse essere "il mio uomo" mi abituai a quel canone, trasponendo l'ideale sul reale.
Direi che, in fondo, la necessità primaria è evolversi. Evolvere i propri gusti, i propri ideali, di conseguenza, la propria realtà.
A volte gli ideali coincidono difficilmente con la realtà. Più che altro li si fa coincidere a forza e, alla fine, ci si accorge di aver fatto un'enorme cazzata.
Con conseguente delusione.
Ma non è poi così altrettantemente (questa parola esiste? o.o) semplice disabituarsi all'ideale stesso.
Forse sono ancora in cerca di ciò che mi piace.
Perchè ciò che credevo mi piacesse, fin'ora mi ha sempre deluso.
Eppure non sono neanche sicura che adattare ogni volta il proprio ideale alla realtà sia salutare.
Difatti, ora come ora, sono convinta che il mio ragazzo sia tutto ciò che non ho mai voluto.
Eppure voglio stare con lui, più di ogni altra cosa.
Forse mi sto facendo pippe mentali inutili per giustificare altrettante pippe mentali o.o
Boh, non me ne facevo da tanto e mi sembrava il caso.
La mia razionalità se n'era stata buona per troppo.
Alla fine questa razionalità la utilizzo solo nel momento in cui devo giustificare la mia emotività, quindi va bene così.
Fatto sta che sto Gianluca e non so perchè.
Fatto sta che sto con lui e sono felice.
(E penso che se glielo chiedessi si metterebbe un'armatura per me.)
(Per il drago ci stiamo lavorando.)
giovedì, 28 aprile 2011 alle ore 23:22
♥♥♥
ArHaL

Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.
9
scritto da: ArHaL
Sono 9 mesi ufficiali insieme, amore.
E' la prima volta che credo davvero che ce la farò, che ce la faremo.
Auguri a noi.
E auguri a tutti! (=
E' la prima volta che credo davvero che ce la farò, che ce la faremo.
Auguri a noi.
E auguri a tutti! (=
martedì, 26 aprile 2011 alle ore 22:00
♥♥♥
ArHaL

Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.
Lt2M XXXII
scritto da: ArHaL
Mi riconosci: ho le scarpe piene di passi,
la faccia piena di schiaffi,
il cuore pieno di battiti
e gli occhi pieni di te.
la faccia piena di schiaffi,
il cuore pieno di battiti
e gli occhi pieni di te.
Le tasche piene di sassi
Jovanotti
Jovanotti
sabato, 16 aprile 2011 alle ore 14:13
♥♥♥
ArHaL

Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.
Ros&Guil are Dead.
scritto da: ArHaL
ROS: Facciamo il gioco delle domande.
GUIL: E come si gioca?
ROS: E’ semplice, si fanno delle domande!
GUIL: Affermazione! Uno a zero.
ROS: Non vale!
GUIL: Perché?
ROS: Non avevo ancora cominciato.
GUIL: Affermazione. Due a zero.
ROS: Ma che conti tutto?
GUIL: Come?
ROS: Conti tutto?
GUIL: Fallo! Niente ripetizioni. Tre a zero. Partita per me.
ROS: Io non gioco se continui in questo modo.
GUIL: A chi il servizio?
ROS: Hah?
GUIL: Esitazione. Zero a uno.
ROS: A chi tocca?
GUIL: Perché?
ROS: Perché no?
GUIL: Perché cosa?
ROS: Fallo! Niente sinonimi! Uno pari.
GUIL: In nome di Dio ma che succede?
ROS: Fallo! Domanda retorica. Due a uno.
GUIL: A che equivale tutto questo?
ROS: Non lo indovini?
GUIL: Stai parlando con me?
ROS: C’è qualcun altro?
GUIL: Chi?
ROS: E io che ne so?
GUIL: E lo chiedi a me?
ROS: Ma fai sul serio?
GUIL: E’ una domanda retorica?
ROS: No.
GUIL: Negazione! Due pari. Punto partita.
ROS: Ma che ti prende oggi?
GUIL: Quando?
ROS: Cosa?
GUIL: Sei sordo?
ROS: Sono morto?
GUIL: Si o no?
ROS: C’è scelta?
GUIL: C’è Dio?
ROS: Fallo! Niente teologia, tre a due, una partita a testa.
GUIL: Come ti chiami?
ROS: E tu come ti chiami?
GUIL: Prima tu.
ROS: Affermazione. Uno a zero.
GUIL: Come ti chiami quando sei a casa?
ROS: Tu come ti chiami?
GUIL: Quando sono a casa?
ROS: Perché è diverso a casa?
GUIL: Quale casa?
ROS: Non ce l’hai?
GUIL: Perché me lo chiedi?
ROS: Dove vuoi arrivare?
GUIL: Come ti chiami?!
ROS: Ripetizione. Due a zero. Punto partita.
GUIL: MA CHI CREDI DI ESSERE?
ROS: Domanda retorica! Partita e incontro per me!
GUIL: E come si gioca?
ROS: E’ semplice, si fanno delle domande!
GUIL: Affermazione! Uno a zero.
ROS: Non vale!
GUIL: Perché?
ROS: Non avevo ancora cominciato.
GUIL: Affermazione. Due a zero.
ROS: Ma che conti tutto?
GUIL: Come?
ROS: Conti tutto?
GUIL: Fallo! Niente ripetizioni. Tre a zero. Partita per me.
ROS: Io non gioco se continui in questo modo.
GUIL: A chi il servizio?
ROS: Hah?
GUIL: Esitazione. Zero a uno.
ROS: A chi tocca?
GUIL: Perché?
ROS: Perché no?
GUIL: Perché cosa?
ROS: Fallo! Niente sinonimi! Uno pari.
GUIL: In nome di Dio ma che succede?
ROS: Fallo! Domanda retorica. Due a uno.
GUIL: A che equivale tutto questo?
ROS: Non lo indovini?
GUIL: Stai parlando con me?
ROS: C’è qualcun altro?
GUIL: Chi?
ROS: E io che ne so?
GUIL: E lo chiedi a me?
ROS: Ma fai sul serio?
GUIL: E’ una domanda retorica?
ROS: No.
GUIL: Negazione! Due pari. Punto partita.
ROS: Ma che ti prende oggi?
GUIL: Quando?
ROS: Cosa?
GUIL: Sei sordo?
ROS: Sono morto?
GUIL: Si o no?
ROS: C’è scelta?
GUIL: C’è Dio?
ROS: Fallo! Niente teologia, tre a due, una partita a testa.
GUIL: Come ti chiami?
ROS: E tu come ti chiami?
GUIL: Prima tu.
ROS: Affermazione. Uno a zero.
GUIL: Come ti chiami quando sei a casa?
ROS: Tu come ti chiami?
GUIL: Quando sono a casa?
ROS: Perché è diverso a casa?
GUIL: Quale casa?
ROS: Non ce l’hai?
GUIL: Perché me lo chiedi?
ROS: Dove vuoi arrivare?
GUIL: Come ti chiami?!
ROS: Ripetizione. Due a zero. Punto partita.
GUIL: MA CHI CREDI DI ESSERE?
ROS: Domanda retorica! Partita e incontro per me!
lunedì, 11 aprile 2011 alle ore 18:36
♥♥♥
ArHaL

Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.
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