giovedì 5 gennaio 2012

Luglio 2008


Di Ritorno

scritto da: ArHaL


Oh, allora.
E' inutile che continuo a "defilarmi".
Questo post prima o poi dovevo farlo!


Ebbene sì, sono tornata dall'Irlanda.
Viva sì, Vegeta non direi.
Siamo a Luglio e ho le tonsille quanto le palle di un toro, ma vabbè.


E' andata bene, molto bene.
E' stato tutto così... sereno.
Qualsiasi cosa sia successa, l'ho vissuta con molta molta serenità.
Forse perchè sapevo che sarebbe stato il mio ultimo viaggio Inpdap.
Maledizione o benedizione? Chi lo sa.
Credo, comunque, di aver fatto anche quest'anno la mia dose di danni.
Ma poi si vedrà.


Bè, il mio timore maggiore... Era... Ricordare troppo.
Troppo, qualcuno.
Umberto, per la precisione.
Che nomino con estrema tranquillità, grazie a Dio.


Dei posti visitati 2 anni fa, sono tornata soltanto alle Cliffs of Moher. E in quel piccolo paesino giusto prima delle alte scogliere.


L'ho girato tutto.
Sono rientrata in tutti quei negozi in cui ero già passata.
Ho comprato i francobolli, lì dove li avevo presi 2 anni fa.
Sono entrata in quel piccolo negozio di souvenir, in cui mi aveva fatto vedere una collana che poi mi ha comprato, che poi io ho perso.


E... Niente.
Bè, forse ero un pò presa di panico.
Ma, niente.
Niente di niente.
E' andato. E mi va bene così.


Un giorno camminavo a braccetto con un ragazzo di Reggio. Avevamo un auricolare ciascuno del mio iPod.
Ed è partita Snow dei RedHot.
Allora ho alzato gli occhi al cielo e ho visto tutto quel grigio...
Li ho riabbassati e ho visto quell'immenso verde...
Accanto a me un ragazzo che gioca a Basket, incappucciato in una felpa, forse un pò troppo grande.


E poi, poi ho scosso la testa.
E lui ha cambiato canzone. Non sentiva la chitarra con un solo auricolare.
Ed io ho sorriso.
E ho ripreso a cantare.


Niente, niente. E' andato.


Ma di problemi ne ho, altri, credo anche peggiori.
Per quanto posso considerare "problema" una "situazione sentimentale".


Ma non ci voglio pensare, non ora.
Ad Agosto... Si vedrà.


Ora come ora, vorrei solo curarmi queste fottutissime tonsille.
From yesterday...

Già, è solo yesterday.

A presto.
PS. Vi lascio con il video sull'Irlanda, che quest'anno ho avuto il coraggio di caricare su Youtube.








martedì, 29 luglio 2008 alle ore 12:54

♥♥♥

ArHaL

Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.





Destinazione Irlanda
scritto da: ArHaL

E così fu che riparto.

Destinazione: Limerick, Irlanda.

Mi mobiliterò da casa mia esattamente alle 4 e mezza O.o

E non dormirò mai XD

Irlanda... Di nuovo...


Davvero, avrei molte cose da dire.
Ma non ragiono.


Beh, il 24 vi farò sapere! (Se sarò ancora viva visto che parto imbottita di antibiotici .asd.)


A PRESTO!

giovedì, 10 luglio 2008 alle ore 01:52
♥♥♥

ArHaL

Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.





Un anno.
scritto da: ArHaL

Un anno fa ti facevo gli auguri... Con parole, tante tante parole.
Forse senza senso, forse con troppi sensi.

Un anno fa ero già innamorata di te, ma non lo ammettevo a me stessa.
E in fondo non m'importava molto dei tuoi 17 anni... Stavo solo scrivendo. E mi accorgevo, lentamente, che ogni parola era per te.
17
"Verde.
Natura, così prepotente da ferire lo sguardo.
Ossigeno.
Aria, così pura da rinnovare i polmoni.
Fruscii.
Alberi, così pazienti da sembrar vivi.

Ad occhi aperti non vedi quello che l'iride percepisce. Vedi quello che il cuore elabora.
Ferite ancora scoperte, in cerca di alcool che le faccia sobbollire, per poi rimarginarsi definitivamente.

Il viale è stato cancellato dall'erba fresca, nuova d'estate. Le gambe scoperte ti produno per quel dolce formichio. Ma quello che ti tormenta di più è il solletico del cervello.

Svuoti la tua esistenza per un secondo. Rimane solo il salubre pensiero di esser coscienti.
Alzi gli occhi al cielo. In fondo, lo vedi, è lì. Azzurro, striato di bianco. Glaciale, eppure riscaldato da un sole estivo.
Brividi portati da una brezza forse troppo lontana da te. Sposti lo sguardo e vedi le cime degli alberi che ti circondano. Partono tronchi sottili, ma robusti. Dritti e fieri. Ma l'illusione, lassù, te li mostra curvati.
Ti rinchiudono in un gabbia di legno.
Morire in piedi, fra cortecce che ti hanno portata dove sei.

Qualche inutile passo, come tanti altri, ti conduce verso una giostra abbandonata.
Piccola, ti arriva alle ginocchia. Coperta da un telo rosso, in attesa che qualche passo allegro si avvicini.
Non sono i tuoi, quei passi.
La roccia ti accoglie e per quanto fredda, ti riscalda.
In fondo, chi ha davvero bisogno dell'illusione del calore per scaldarsi?

Li vedi crescere gli alberi.
Alcuni sottili, storti. Molti di questi crescono vicini tra di loro, in modo da appoggiarsi a vicenda. Come due anime che si sostengono.
Ma non tutti hanno bisogno di questo. Infatti altri crescono solidi e possenti, dritti fino al cielo. Ma non toccano le nuvole. Le loro radici li ancorano al terreno.

Forse sono gli alberi che vedono crescere te.
Scorri lo sguardo, latenza interiore.
Lo vedi. Solo, alto, saldo.
Più ti avvicini e più diventa enorme per te. Troppo. Anche un albero può rapirti adesso?
Ti senti di nuovo bambina, impaurita e con la testa che girava al di sotto di quelle immense cime. Ma almeno saltavi con loro, ti abbandonavi alla danza delle foglie.

Le foglie. Stanno ancora danzando?
Poggi una mano sul tronco. Chiudi gli occhi, fin'ora non hanno fatto altro che trasmettere visioni false di una realtà costretta.
Le senti, scorrerti dentro, più prepotenti di una canzone che ti rapisce i sensi. Rivogliono la loro attenzione.

Vorresti abbracciarlo quell'albero, ma è troppo grande per le tue braccia. Lo guardi e strappi un pezzo della corteccia. Speri che ricopra anche te.

Ma sai già che non sarà così. Ma almeno sai che sola, non lo sei.

Verde, ossigeno, fruscii. Ti pervadono. La solitudine non esiste, la crei tu.
A volte è utile.

Ma ricorda: non sempre.
E non è una gabbia. Solo una culla."

A distanza di un anno, non utilizzerò altre parole, probabilmente inutili.
Oggi ti amo ancora, forse di più, ma non ammetto a me stessa molte altre cose...
E anche se tante cose sono cambiate, in meglio o in peggio, non importa.
Auguri, amore mio.

Buon diciottesimo...


domenica, 06 luglio 2008 alle ore 23:56
♥♥♥

ArHaL

Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.





E così arrivo il 3 luglio.
scritto da: ArHaL

Non tornerai da me.

E' questo quello che conta?

Ed è volato via anche Giugno.
Questo maledetto Giugno.

Succede sempre qualcosa a Giugno.

Oggi sarebbero stati 10 mesi. Ma non è così.
Ho fatto delle scelte. Che non riesco a portare a termine.
Perchè continuo ad amarti...

Sei debole. Lo sei sempre stata e sempre lo sarai.

Dio, se hai ragione.
Hai ragione, sì, come sempre... Amore mio...

Immagino quanta gente mi sputerà in un occhio se leggerà questo post.
Compreso tu.
Ma dovevo farlo.
In fondo, è colpa mia se è successo quel che è successo.
Io ho voluto tutto questo.
E non posso pentirmene.

E' troppo tardi.

Forse... O forse non sarà mai troppo tardi.
Ho infranto tante delle mie promesse più importanti.
Ma ne ho fatta un'altra.
Che mi è impossibile infrangere.

Vorrei odiarti, ma non posso... Perchè ti amo.


Sarebbe stato meglio se tu mi odiassi...
Sarebbe stato meglio sentirmi dire "Ti odio."... Ed invece sei costretto a continuare ad amarmi... Vero?
Tua scelta o no... Io non lo so...

Come sempre non so mai niente.
Ma non è questo l'importante ora.
Forse ora l'importante è non "perderci".

E come ho provato a cancellarti...
Ora proverò a ritrovarti.

Ci proverò...


giovedì, 03 luglio 2008 alle ore 13:00
♥♥♥

ArHaL

Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.

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