Test Personalità o.o?
scritto da: ArHaL
1) Quale dei seguenti aggettivi, attribuiresti alla tua vita:
A)Manila
B)Fringuello d'oltretomba
C)Mc Fly
2)Se dovessi passare un'anno su un'isola deserta, cosa porteresti con te:
A)Il computer
B)Il cadavere di tuo nonno
C)La cartina di Sondrio
3)Se potessi scegliere, qual'è la prima cosa che faresti al mattino:
A)Tumulto di peti
B)Rocky Horror Picture Show
C)Vanilla Sky
4)Tua madre è una carpa del Gange, tu cosa fai:
A)Te ne nutri avidamente
B)Ne coltivi le speranze per poi trucidarla
C)La offri in pasto ai cani selvatici
5)Hai avuto l'influenza, che fai:
A)Odi la Radio
B)Giochi coi dadi
C)Conti perchè non sei solo un conto
6)Sugli alberi del pianeta non si trova più neanche un pinolo, tu:
A)Non mi riguarda
B)Azz
C)Cosa?
7)Hai scoperto che la tua ragazza ha una tresca:
A)Ne vuoi un pezzo anche tu
B)L'ami lo stesso
C)Non c'è due senza tre
8)Se tu fossi una ciambella:
A)Si
B)No
C)Tutti in coro dai.
9)Quando fai la cacca:
A)Ti pulisci il naso
B)Ti fumi uno spinello
C)Ti lanci dal trampolino(Sconsigliato)
10)Guarda che hai fatto, è uscita tutta l'acqua:
A)Non sono colpa mia
B)Camomilla a metà prezzo
C)Tappo rombante
11)Ti prudono le palle, tu:
A)Ti compri un frullatore
B)Pensi ai tuoi figli
C)Orchidea
Maggioranza risposte A: Conguaglio.
Sei dinamico e ben disposto ai nuovi incontri. La vita ti sorride come non mai. Opportuno lasciarsi andare sempre più.
Fardelli non ne hai. Occhio al malocchio. Toccaferro, cimitero. Brucia forte questo amore. Chiamami se hai bisogno, il numero ce l'hai: quattro.
Per quanto riguarda le poppe, si, sono vere, ma il dardo le ha trafitte, per cui stanne alla larga.
Maggioranza risposte B: Esperto di arti marziali.
Non c'è nessuno. Cosa fanno due gatti con un tubo di plastica, si godo lo spettacolo. Per fuochi d'artificio ci stai dentro, il resto lo lascerai al caso.
Quando si ama fa rabbrividire, è una penisola in confronto a te. Sei il migliore amico dell'uomo, ma non dimenticare te stesso. La troppa sensibilità a volte può far male, se non sai approfittarne. Manuale di canto per pinguini, decalogo morale, venditore di sardelle caramellate.
Maggioranza risposte C: Fantasma dell'opera.
E' un ingiustizia, che prima tiri il sasso e poi getti la mano, sei arcano. Il mistero ti avvolge, perchè chiunque sa chi non sei. Tropico del cancro, amara vendemmia per i figli di Jal, quando intorno ci sei tu, cala un aria di tempesta. Oppio dei popoli, stavolta tocca a te, non startene lì con le mani in mano.
E' bellissimo. E' la cosa più stupendiosamente scunclosionata che abbia mai letto xD
1) Quale dei seguenti aggettivi, attribuiresti alla tua vita:
A)Manila
B)Fringuello d'oltretomba
C)Mc Fly
2)Se dovessi passare un'anno su un'isola deserta, cosa porteresti con te:
A)Il computer
B)Il cadavere di tuo nonno
C)La cartina di Sondrio
3)Se potessi scegliere, qual'è la prima cosa che faresti al mattino:
A)Tumulto di peti
B)Rocky Horror Picture Show
C)Vanilla Sky
4)Tua madre è una carpa del Gange, tu cosa fai:
A)Te ne nutri avidamente
B)Ne coltivi le speranze per poi trucidarla
C)La offri in pasto ai cani selvatici
5)Hai avuto l'influenza, che fai:
A)Odi la Radio
B)Giochi coi dadi
C)Conti perchè non sei solo un conto
6)Sugli alberi del pianeta non si trova più neanche un pinolo, tu:
A)Non mi riguarda
B)Azz
C)Cosa?
7)Hai scoperto che la tua ragazza ha una tresca:
A)Ne vuoi un pezzo anche tu
B)L'ami lo stesso
C)Non c'è due senza tre
8)Se tu fossi una ciambella:
A)Si
B)No
C)Tutti in coro dai.
9)Quando fai la cacca:
A)Ti pulisci il naso
B)Ti fumi uno spinello
C)Ti lanci dal trampolino(Sconsigliato)
10)Guarda che hai fatto, è uscita tutta l'acqua:
A)Non sono colpa mia
B)Camomilla a metà prezzo
C)Tappo rombante
11)Ti prudono le palle, tu:
A)Ti compri un frullatore
B)Pensi ai tuoi figli
C)Orchidea
Maggioranza risposte A: Conguaglio.
Sei dinamico e ben disposto ai nuovi incontri. La vita ti sorride come non mai. Opportuno lasciarsi andare sempre più.
Fardelli non ne hai. Occhio al malocchio. Toccaferro, cimitero. Brucia forte questo amore. Chiamami se hai bisogno, il numero ce l'hai: quattro.
Per quanto riguarda le poppe, si, sono vere, ma il dardo le ha trafitte, per cui stanne alla larga.
Maggioranza risposte B: Esperto di arti marziali.
Non c'è nessuno. Cosa fanno due gatti con un tubo di plastica, si godo lo spettacolo. Per fuochi d'artificio ci stai dentro, il resto lo lascerai al caso.
Quando si ama fa rabbrividire, è una penisola in confronto a te. Sei il migliore amico dell'uomo, ma non dimenticare te stesso. La troppa sensibilità a volte può far male, se non sai approfittarne. Manuale di canto per pinguini, decalogo morale, venditore di sardelle caramellate.
Maggioranza risposte C: Fantasma dell'opera.
E' un ingiustizia, che prima tiri il sasso e poi getti la mano, sei arcano. Il mistero ti avvolge, perchè chiunque sa chi non sei. Tropico del cancro, amara vendemmia per i figli di Jal, quando intorno ci sei tu, cala un aria di tempesta. Oppio dei popoli, stavolta tocca a te, non startene lì con le mani in mano.
E' bellissimo. E' la cosa più stupendiosamente scunclosionata che abbia mai letto xD
--->ArHaL
martedì, 27 novembre 2007 alle ore 18:26
♥♥♥
ArHaL

Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.
To never fall in love again
scritto da: ArHaL
Last Train Home
One! Two! Three!
To every broken heart in here
Love was once a part, but now it's disappeared
She told me that it's all part of the choices that you make
Even when you think you're right
You have to give to take
But there's still tomorrow
Forget the sorrow
And I can be on the last train home
Watch it pass the day
As it fades away
No more time to care
No more time, today
But we sing
If we're going nowhere
Yeah we sing
If it's not enough
And we sing
Sing without a reason
To ever fall in love
I wonder if you're listening
Picking up on the signals
Sent back from within
Sometimes it feels like I don't really know whats going on
Time and time again it seems like everything is wrong in here
But there's still tomorrow
Forget the sorrow
And I can be on the last train home
Watch it pass the day
As it fades away
No more time to care
No more time, today
But we sing
If we're going nowhere
Yeah we sing
If it's not enough
And we sing
Sing without a reason
To ever fall in love
Well we sing if we're going nowhere
Yeah we sing if it's not enough
And we sing
Sing without a reason to ever fall in love
But we sing
If we're going no where
Yeah we sing
If it's not enough
And we sing
Sing with out a reason to never fall in love
To never fall in love again
L'ultimo Treno Verso Casa
Uno!Due!Tre!
Per ogni cuore spezzato in questo luogo:
l’amore era una volta una parte importante, ma adesso è andato via
lei mi ha detto che fa tutto parte delle scelte che fai
anche quando pensi di avere ragione
devi dare per avere
Ma c’è ancora un domani
dimentica il dolore
e potrei essere sull’ultimo treno verso casa
guardarlo superare il giorno
mentre svanisce
Non c’è più tempo per preoccuparsi
non c’è più tempo oggi
Ma cantiamo
se non stiamo andando da nessuna parte
si cantiamo
se non è abbastanza
e noi cantiamo
cantiamo senza una ragione
per innamorarsi sempre
Mi domando se stai ascoltando
raccogliendo i segnali
rimandati indietro dal di dentro
a volte sembra come se non sapessi realmente cosa stia accadendo
molto spesso mi sembra che in questo posto tutto sia sbagliato
Ma c’è ancora un domani
dimentica il dolore
e potrei essere sull’ultimo treno verso casa
guardarlo superare il giorno
mentre svanisce
Non c’è più tempo per preoccuparsi
non c’è più tempo oggi
Ma cantiamo
se non stiamo andando da nessuna parte
si cantiamo
se non è abbastanza
e noi cantiamo
cantiamo senza una ragione
per innamorarsi sempre
beh noi cantiamo se non stiamo andando da nessuna parte
si cantiamo se non è abbastanza
e noi cantiamo
cantiamo senza una ragione
per innamorarsi sempre
Ma noi cantiamo
se non stiamo andando da nessuna parte
si cantiamo
se non è abbastanza
e noi cantiamo
cantiamo senza una ragione per non innamorarsi mai
per non innamorarsi mai più
LostProphets
--->ArHaL
Per ogni cuore spezzato in questo luogo:
l’amore era una volta una parte importante, ma adesso è andato via
lei mi ha detto che fa tutto parte delle scelte che fai
anche quando pensi di avere ragione
devi dare per avere
Ma c’è ancora un domani
dimentica il dolore
e potrei essere sull’ultimo treno verso casa
guardarlo superare il giorno
mentre svanisce
Non c’è più tempo per preoccuparsi
non c’è più tempo oggi
Ma cantiamo
se non stiamo andando da nessuna parte
si cantiamo
se non è abbastanza
e noi cantiamo
cantiamo senza una ragione
per innamorarsi sempre
Mi domando se stai ascoltando
raccogliendo i segnali
rimandati indietro dal di dentro
a volte sembra come se non sapessi realmente cosa stia accadendo
molto spesso mi sembra che in questo posto tutto sia sbagliato
Ma c’è ancora un domani
dimentica il dolore
e potrei essere sull’ultimo treno verso casa
guardarlo superare il giorno
mentre svanisce
Non c’è più tempo per preoccuparsi
non c’è più tempo oggi
Ma cantiamo
se non stiamo andando da nessuna parte
si cantiamo
se non è abbastanza
e noi cantiamo
cantiamo senza una ragione
per innamorarsi sempre
beh noi cantiamo se non stiamo andando da nessuna parte
si cantiamo se non è abbastanza
e noi cantiamo
cantiamo senza una ragione
per innamorarsi sempre
Ma noi cantiamo
se non stiamo andando da nessuna parte
si cantiamo
se non è abbastanza
e noi cantiamo
cantiamo senza una ragione per non innamorarsi mai
per non innamorarsi mai più
LostProphets
Confusion. Again.
Pain. Again.
Fear. Again.
Lost. Again.
I miss you.
Again.

Pain. Again.
Fear. Again.
Lost. Again.
I miss you.
Again.
--->ArHaL
lunedì, 26 novembre 2007 alle ore 23:06
♥♥♥
ArHaL

Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.
La Colonia Perduta
scritto da: ArHaL
Azione e suspance; genialità e fisica quantistica. Gli elementi tipici ed accattivanti di Artemis Fowl, uniti da qualcosa di nuovo per il nostro protagonista: l'amore. A quanto pare anche il cinico e distaccato Arty, andrà incontro a nuove emozioni, anche all'interno dell'amicizia.
Interessante la visione della sfera demoniaca, appunto la colonia perduta, l'ottava famiglia del popolo fin'ora creduta estinta.
Colfer mette in risalto sia l'aspetto aggressivo, comunemente conosciuto, che l'aspetto riguardante la sfera delle emozioni e dell'intelletto.
Da mozzare il fiato e da leggere in un sol colpo, grazie alle solite genialate del protagonista e del caro Polledro che ti mantengono gli occhi attaccati alle pagine, per evitare di perdere il filo dei complicati ragionamenti su fisica, spazio e tempo. Innovazioni e tanti viaggi alla ricerca di una vera e propria "apparizione".
Ma la novità consiste sopratutto nella sfera emotiva del protagonista, che si ritroverà improvvisamente cresciuto, sia in teoria che in pratica.
Infine divertente lo sproloquio di Colfer, riguardo ai suoi contatti con il protagonista, che mettono il lettore più a suo agio e riescono a farlo calare meglio nel pensiero fantascientifico del libro.
Colfer mette in risalto sia l'aspetto aggressivo, comunemente conosciuto, che l'aspetto riguardante la sfera delle emozioni e dell'intelletto.
Da mozzare il fiato e da leggere in un sol colpo, grazie alle solite genialate del protagonista e del caro Polledro che ti mantengono gli occhi attaccati alle pagine, per evitare di perdere il filo dei complicati ragionamenti su fisica, spazio e tempo. Innovazioni e tanti viaggi alla ricerca di una vera e propria "apparizione".
Ma la novità consiste sopratutto nella sfera emotiva del protagonista, che si ritroverà improvvisamente cresciuto, sia in teoria che in pratica.
Infine divertente lo sproloquio di Colfer, riguardo ai suoi contatti con il protagonista, che mettono il lettore più a suo agio e riescono a farlo calare meglio nel pensiero fantascientifico del libro.
--->ArHaL
lunedì, 26 novembre 2007 alle ore 21:21
♥♥♥
ArHaL

Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.
Direttamente da IM
scritto da: ArHaL
Ispirato ad una lezione di Storia dell'Arte
Mosca.
Cattedrale di San Basilio.
A volte il mondo che conosciamo bene ci sorprende.
Qualcosa che fino a quel momento hai dato per scontato, riesce ugualmente a coglierti alla sprovvista.
In quel momento, una cosa del genere le vagava per la testa. Tra il bianco accecante della neve, tra il freddo glaciale dell'inverno russo, sorgeva quel bagliore accecante. Antico, di tempi ormai perduti a Mosca, patria di finte modernità.
Eppure le piaceva perdersi tra quelle volte colorate di verde, rosso, giallo. Colori forti, che ti trasmettano la vita della natura, che sembrava giacere morta sotto lo strato di neve.
A pochi era concesso entrare, in quel periodo.
Rimase con il naso all'insù, a smarrire lo sguardo tra i vortici di colore e di disegni. Poi qualcosa scricchiolò. Forse il ghiaccio che si scioglieva. Forse un animale che tornava nella sua tana.
Forse no.
Strinse le spalle nella lunga mantella nera con il cappuccio di pelliccia. Percorse un breve tratto di strada, pestando la neve, mista a foglie secche. Le gambe affusolate infreddolite si muovevano a scatti, ma non turbavano la sua grazia.
Si fermò davanti al grande portone chiuso.
Perchè?
Sgranò gli occhi verde scuro. Doveva tornare indietro. Si voltò, ma non si mosse.
Sentiva un brivido caldo accarezzarle la colonna vertebrale, in mezzo a quel gelo. Come un gatto quando fa le fusa.
Sorrise.
No... Devo fermarmi... Resistere...
Sorrise ancora e quegli ultimi pensieri gli rimbombarono nel cervello come un eco lontano. Un eco di un grido lanciato da monti troppo lontani, per sentirlo da laggiù.
Tornò a voltarsi e face un altro passo in direzione della maestosa cattedrale, che ormai imperava sopra la sua testa, minuscola a confronto.
Ma quello che sentiva sopra la sua testa in realtà era una spada di Damocle, pronta a venir giù da un momento all'altro e trafiggerla.
E le piaceva.
I portoni si spalancarono. All'improvviso, come aperti da un potente soffio di vento. Ma non sbatterono, anzi si posarono ai lati con dolcezza.
Con calma e gli occhi come pieni di una saggezza infinita, varcò la soglia.
Attraversò a passi sicuri la maestosa navata, attratta dall'altare maggiore.
Giunta ai suoi piedi alzò gli occhi verso le finestre colorate. Sorrise di nuovo.
La luce entrava creando un gioco di luci e ombre che illuminava parti predisposte della grande chiesa, e ne lasciava all'oscuro altre.
Piegò la testa di lato. In luce e in ombra.
Sentiva la sua anima sciogliersi.
Sotto quelle luci.
E gelare.
Attraverso quelle ombre.
Forse si scosse, si tolse il cappuccio. Forse era consapevole, ora. E forse aveva un piano, per sfuggire, per combattere, per vincere quel richiamo, quella paura.
I morbidi capelli castani ricaddero sulle sue spalle, illuminandosi di bagliori rossastri.
Si inginocchiò davanti all'altare.
Il viso in un'espressione indecifrabile, serena, ma assorta.
Le mani giunte sul ventre in preghiera.
Gli occhi chiusi.
Il respiro latente.
La Cattedrale era ovviamente vuota. A farle compagnia solo qualche statua. E luci, tante luci.
Ma anche ombre. Tante ombre.
Persa, svuotava il suo spirito.
Presente, tastava la realtà.
E poi...
Un ombra. Soltanto un spazio vuoto più scuro.
Un ombra. Come tante altre.
Un ombra.
Dietro di lei.
Un filo freddo.
Sul suo collo.
Leggera, flessuosa, alle sue spalle. Si chinava all'altezza del suo orecchio.
I fantasmi ora ti stanno aspettando. Stai... Sognando?
Di nuovo. Quella voce.
Folle felicità. O forse folle e basta.
Lascia andare il collo all'indietro, cullandosi. Sentendo fino in fondo i brividi provocati da quella gelida lama.
Angelo... Mio angelo dai capelli ramati...
L'ombra accarezza il suo volto candido.
Un altro brivido la pervade, stavolta di calore.
Non devi temere l'amore... Ami amare il timore... Vero, angelo mio?
Lei apre gli occhi. Non innevati e gelidi, ma pieni di verde rigoglioso e immutato. Solleva una mano. Vuole toccare l'ombra, la sua ombra. Ma non sfiora la mano che l'accarezza. Stringe con veemenza sul suo collo la lama gelida.
Amore mio, il perdono sei tu... L'ultimo sacrificio...
Si inginocchia dietro di lei e fa scendere la sua mano dalla guancia alla vita, sfiorandola lievemente. La stringe a sè. Affonda il viso in quei capelli che profumano di natura rigogliosa. La stringe, stringe forte. Toglie il respiro. E spinge ancora la spada ricurva al collo.
Qui, da qualche parte, tra questo sacro silenzio e il nostro torpore...
Una lacrima rossa scende lungo il collo glaciale. Una lacrima bollente, che riscalda, seppur per un attimo, quella fredda lama.
Si sente al sicuro, tra quelle braccia forti che la stringono.
Si sente infinitamente piccola, di fronte al gelo di quella lama.
Si sente, come, in fondo, si è sempre sentita.
E ancora...
Spinge la lama sul collo...
Ancora.
La stringe a sè...
Ancora.
Si siede e l'avvolge. La tiene stretta a sè, al caldo, al sicuro. Vicino al suo cuore che batte.
Piccola.
Piccola mia.
E lei... Singhiozza. All'improvviso, piange. Lacrime, stavolta trasparenti e cristalline, che le scorrono copiose sulle guance. Lacrime che arrivano al collo e...
Bruciano
Bruciano
Bruciano.
Piccola... Troppo piccola...
Un grido dentro. Troppo forte. Proteggerla, salvarla, non lasciare che niente le faccia male.
Piano poggia una mano sul suo mento...
Piano sente la sua mano avvolgerle con forza il collo. Stringe gli occhi e spinge indietro le lacrime, mentre alcune, sfuggite al suo controllo, si spengono sulle guance più pallide.
Un rumore metallico. Netto e piatto.
Un rumore come quello di una spada che viene lasciata cadere al suolo dopo che ha compiuto il suo dovere.
Un respiro unico. Lento e ritmato.
Un respiro come quello di due anime che si sfiorano dopo che hanno vissuto finalmente il loro momento.
A volte il mondo che conosciamo bene ci sorprende.
Qualcosa che fino a quel momento hai dato per scontato, riesce ugualmente a coglierti alla sprovvista.
In quel momento, una cosa del genere vagava per la testa ad un monaco della Cattedrale che ai piedi dell'altare aveva trovato una spada insanguinata. E sul bianco accecante della neve, nel freddo glaciale dell'inverno russo, aveva scorto qualche orma, come di due persone che camminavano vicine.
Ci vide qualcosa di diverso, di tempi ormai persi a Mosca, patria di vere antichità.
Probabilmente vi chiedete che cos'è.
Bè, non lo so.
Probabilmente non è neanche ben riuscito.
Bè, pazienza.
Siamo a Novembre.
--->ArHaL
venerdì, 02 novembre 2007 alle ore 12:32
♥♥♥
ArHaL

Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.
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