lunedì 3 luglio 2017

to change

Sto cercando di andare avanti ed ogni tanto ci riesco.
Ma proprio quando succede, qualcosa mi ricorda il dolore.

Ho aspettato pazientemente che fosse il momento giusto prima di scrivere di nuovo perché sentivo che qualcosa doveva ancora accadere. E ho sempre sbagliato molto a non dare ascolto a ciò che sentivo.

E alla fine è successo: Gheri è partito per il viaggio che avevamo costruito e prenotato insieme.
Ed io sono qui a chiedermi come abbia fatto.
Con che forza, con che coraggio si riesce ad andare a percorrere luoghi che avevi immaginato con qualcuno che amavi e che non c'è più?
Non ci sarei mai riuscita, ne sarei morta probabilmente.
Ma lui... E' lui. E' una roccia, no?
E non è partito da solo o con un amico... Ma con una ragazza. Del Drago.
Con una ragazza con cui mi ero sfogata dopo essermi lasciata con lui, con una ragazza che reputavo amica. Che semplicemente è partita, senza nemmeno dirmi niente.
Bob mi dice che non c'è niente tra di loro, ma il fatto è che non mi interessa più.
Perché lui mi aveva giurato che non avrebbe fatto casini in associazione, perché ci teneva a me, ci teneva al fatto che io continuassi a parlargli e a frequentare il Drago.
Perché lei da amica avrebbe dovuto quantomeno dirmi "ehi, ho ricevuto questa proposta di viaggio e ho deciso di accettarla, ma sta tranquilla, ok?" se davvero non ci fosse nulla di male dietro, perché io ho accettato che lei prendesse il mio posto in associazione in tutto perché sapevo che ce n'era bisogno... Ma questo?
Perché tutti al Drago mi hanno sempre detto che non erano come il Lupo, che loro queste schifezze non le fanno, che bisogna essere comunicativi: nessuno di loro mi ha preparato psicologicamente a questo, nonostante praticamente tutti sapessero la mia storia, come stavo vivendo tutto, quanto tutto fosse importante per me. L'ho scoperto da sola, come sempre. Dove sono tutti?

Sono stanca. Stanca di persone che per pigrizia, per strafottenza, per insensibilità o mancanza di empatia, non si preoccupano degli altri, a cui dicono di voler loro del bene.
E nonostante sia una delle ultime cose al mondo che vorrei, io credo che lascerò il Drago.
E che non porterò a compimento la spada, Vincolo, che mi ero promessa di donare comunque a Gheri per i suoi 30 anni. Finora ero convinta che lui fosse qualcuno che si era impegnato con tutte le sue forze per far funzionare le cose tra di noi e che semplicemente non fosse bastato, ma invece ora penso che non si meriti più niente da me.
Non ho più sensi di colpa nei suoi confronti, non voglio più averceli.
Sono arrabbiata, moltissimo, da piangere, da voler spaccare tutto, da attacco di panico, con lui, con lei, con tutti loro, ma soprattutto con me stessa perché non sono stata finora brava a mettermi qualcuno accanto che meritasse davvero il mio amore, o quantomeno il mio affetto. Soprattutto perché le situazioni nella mia vita sembrano ripetersi all'infinito ed io non riesco più a sopportare il peso di questi fallimenti eterni.

E mi sento come se ci fosse un muro tra me e chi mi circonda. Ho provato a parlare con Santi, ma ovviamente è stato inutile perché non riesce a non essere giudicante nei miei confronti. Ho parlato con altri amici tramite la virtualità e li ringrazio infinitamente per essermi vicini, ma non è la stessa cosa. Provo a parlare anche con altre persone qui, ma è come se non riuscissi a trovare le parole giuste per dire come mi sento. O se mi vergognassi di come mi sento.
E mi sento priva di valore. Di qualsiasi tipo. Come sempre, più di sempre.

Ma sono ancora qui e non posso far altro che fissare la finestra aperta e ripetermi che non posso farlo, nemmeno stavolta. Perché anche se ora sto così devo trovare la gioia dove so che si annida, devo sopravvivere per le persone che mi vogliono bene e devo ricordarmi che sono comunque una persona fortunata.
Perché anche se tutto quello in cui ho sperato nella vita si è rotto, anche se non ho più sogni o obiettivi, devo solo continuare a respirare e a vedere cosa succede. A incassare in silenzio. Ad allontanarmi da ciò che mi fa troppo male. A cercare di dimenticare il passato. A chiedere aiuto quando non posso farne a meno. A fare esperienza di cose di cui non saprò mai che farmene. A cercare un perché anche se so che non lo troverò mai. A sperare. In non so cosa.



ArHaL
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.

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