E' pur sempre sabato.
scritto da: ArHaL
Ho visto i tuoi lampi illuminare
con sprazzi improvvisi
la notte solitaria.
Nel buio ho udito i tuoi tuoni
e nel bivio ho cercato la via
per sfiorare la volta celeste
e rimanere folgorata.
E quando nuovamente taceranno le tue luci abbaglianti,
quando rimarrai prostato al suolo, privo di ogni bagliore,
quando la tua possente energia avrà smesso di vibrare e tu solo resterai, uomo tra gli uomini, temendo che il tuo corpo rimanga tra le ossa che la morte armoniosa semina per mare e per terra, solo allora ti vedrò finalmente e lambirò io stessa il tuo volto con sporadici bagliori catturati durante la tua ascesa luminosa.
Aspetterò la tua caduta terrena, fissando il cielo notturno.
Aspetterò ed ancora aspetterò durante ogni tempesta, lasciandomi frustare dal vento scatenato e torturare dalla pioggia divoratrice.
Piangete, aure lontane, il fulmine è morto.
Solo adesso Ecatron e Saravhan potranno cominciare la millenaria lotta.
Ma nel buio non resterai, celere luce, non morirai veloce come la tua stessa vita.
La tua tomba eternatrice di renderà immortale.
La tua tomba eternatrice di renderà immortale.
sabato, 31 maggio 2008 alle ore 19:31
♥♥♥
ArHaL

Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.
OMG
scritto da: ArHaL
Allora. Spiegatemi come funziona sto fatto.
Tutto cominciò ieri, quando studiai pomeriggio/notte/stamattina per andare interrogata in latino e in arte.
E tutto proseguì stamane, in classe mentre la prof interrogava in filosofia e io ripetevo livio.
Ecco, a quel punto vengono a chiamare in classe me ed un'altra mia compagna.
Ci guardiamo così O.o e usciamo.
Vicepreside: Andate a Taurianova (paese natale di mio padre, vicino a Palmi).
Io&Linda: PECCHI?!?!?
Vicepreside: Per il concorso di poesia a cui vi ha COSTRETTO ad iscrivervi la prof di religione.
Io: YEAH non me ne frega niente della premiazione, ma perdo ore di scuola *___________*
Felicità.
Arriviamo, giriamo, ci sediamo.
Ci sorbiamo un'ora e mezza di assessori, sindaci, vecchie incartapecorite e compagnia bella delle premiazioni che parlano del tizio a cui è dedicato il premio.
Trascorro questo lasso di tempo leggendo la mano ai presenti in sala.
E poi, grazie a Dio, le premiazioni. Io mi stavo già preparando per uscire perchè avevo sonno, caldo, sete, fame, tutto.
Terzo Classificato: Ragazza simpatica già al piano di sotto tra gli assessori ritira l'attestato.
Secondo Classificato: Ragazza mastodontica già al piano di sotto tra gli assessori ritira il premio.
Io: Ma se sapevo che erano già sotto i vincitori me ne andavo prima che ho caldo. *continua a sbattersi la testa al muro*
Primo Classificato: Valentina Nastasi con "Odore di freddo", Liceo Classico Nicola Pizi
Io: O.O Ma sono cretini?
Fuggo. Cioè tento un'evasione e/o una ricerca di un riparo. Poi trovo le scale.
Applausi, strette di mano, foto.
Tizia: E ora leggi la poesia. Al MICROFONO. Sul PALCO.
Io: NO O.O Ehm, cioè, ecco io, veramente... non sono brava a leggere! (???)
*la spinge sul palco*
Leggo sta poesia. Con il batticuore.
E poi fuggo.
Ora. Spiegatemi sto fatto.
PERCHE' IO? Cioè, veramente, non c'entra niente o.o
Tutto cominciò ieri, quando studiai pomeriggio/notte/stamattina per andare interrogata in latino e in arte.
E tutto proseguì stamane, in classe mentre la prof interrogava in filosofia e io ripetevo livio.
Ecco, a quel punto vengono a chiamare in classe me ed un'altra mia compagna.
Ci guardiamo così O.o e usciamo.
Vicepreside: Andate a Taurianova (paese natale di mio padre, vicino a Palmi).
Io&Linda: PECCHI?!?!?
Vicepreside: Per il concorso di poesia a cui vi ha COSTRETTO ad iscrivervi la prof di religione.
Io: YEAH non me ne frega niente della premiazione, ma perdo ore di scuola *___________*
Felicità.
Arriviamo, giriamo, ci sediamo.
Ci sorbiamo un'ora e mezza di assessori, sindaci, vecchie incartapecorite e compagnia bella delle premiazioni che parlano del tizio a cui è dedicato il premio.
Trascorro questo lasso di tempo leggendo la mano ai presenti in sala.
E poi, grazie a Dio, le premiazioni. Io mi stavo già preparando per uscire perchè avevo sonno, caldo, sete, fame, tutto.
Terzo Classificato: Ragazza simpatica già al piano di sotto tra gli assessori ritira l'attestato.
Secondo Classificato: Ragazza mastodontica già al piano di sotto tra gli assessori ritira il premio.
Io: Ma se sapevo che erano già sotto i vincitori me ne andavo prima che ho caldo. *continua a sbattersi la testa al muro*
Primo Classificato: Valentina Nastasi con "Odore di freddo", Liceo Classico Nicola Pizi
Io: O.O Ma sono cretini?
Fuggo. Cioè tento un'evasione e/o una ricerca di un riparo. Poi trovo le scale.
Applausi, strette di mano, foto.
Tizia: E ora leggi la poesia. Al MICROFONO. Sul PALCO.
Io: NO O.O Ehm, cioè, ecco io, veramente... non sono brava a leggere! (???)
*la spinge sul palco*
Leggo sta poesia. Con il batticuore.
E poi fuggo.
Ora. Spiegatemi sto fatto.
PERCHE' IO? Cioè, veramente, non c'entra niente o.o
Bianco.
Oblio.
Eco lontano.
Pensieri
offuscati
dalle
tenebre
troppo
gelide.
Silenzio.
Sopratutto silenzio.
Angoscia sensibile. Aggroviglia e annoda. Il gelo del buio e il chiarore dell'oblio.
Legami stretti, incatenati.
Ma
niente
catene
sui
polsi.
Lo sguardo rivolto ad est.
Gli occhi spenti, ma saturi.
Non di lacrime, ma di visioni.
Non di incubi, ma di sogni.
Non confortanti, ma piacevoli.
Non felici, ma cullano l'oblio.
La luce... La luce è lontana. Eppure è tutto così chiaro, così deciso.
Le forme lineari si stagliano nel bianco. Il vuoto è la forma.
Ma il vuoto che forma ha?
Gli occhi spenti si chiudono all'oblio. Ecco la forma: non l'atto, ma la potenza.
La bellezza della nebbia che offusca la normalità.
Sfiorare il suolo ghiacciato e sentirlo rabbrividire al tocco delle dita.
Condensare il respiro freddo nell'aria satura di calore.
Pensare che la neve ti scalda.
Attendere. Nell'oblio.
Attendere. Gli occhi.
Attendere. Il calore.
Attendere. L'attesa.
Oblio.
Eco lontano.
Pensieri
offuscati
dalle
tenebre
troppo
gelide.
Silenzio.
Sopratutto silenzio.
Angoscia sensibile. Aggroviglia e annoda. Il gelo del buio e il chiarore dell'oblio.
Legami stretti, incatenati.
Ma
niente
catene
sui
polsi.
Lo sguardo rivolto ad est.
Gli occhi spenti, ma saturi.
Non di lacrime, ma di visioni.
Non di incubi, ma di sogni.
Non confortanti, ma piacevoli.
Non felici, ma cullano l'oblio.
La luce... La luce è lontana. Eppure è tutto così chiaro, così deciso.
Le forme lineari si stagliano nel bianco. Il vuoto è la forma.
Ma il vuoto che forma ha?
Gli occhi spenti si chiudono all'oblio. Ecco la forma: non l'atto, ma la potenza.
La bellezza della nebbia che offusca la normalità.
Sfiorare il suolo ghiacciato e sentirlo rabbrividire al tocco delle dita.
Condensare il respiro freddo nell'aria satura di calore.
Pensare che la neve ti scalda.
Attendere. Nell'oblio.
Attendere. Gli occhi.
Attendere. Il calore.
Attendere. L'attesa.
Ecco, no? Come ha fatto a vincere un concorso provinciale? Eh, allora. Boh.
*confusa*
Ma la cosa più shokkante è il commento che hanno fatto sulla poesia:
La lirica racchiude intime sensazioni espresse simbolicamente attraverso un procedimento evocativo e analogico. Nei versi aleggia una sensibilità allusiva e musicale per la parola. La costruzione formale della poesia e le sue scelte stilistiche sono perfettamente in sintonia con la dolcezza dei temi e delle immagini. L'uso dell'infinito e dell'anafra, nell'ultima sequenza, scandisce stati universali dell'essere senza delimitazioni di spazio e di tempo.
Mu. Ma se non lo so io che cosa ho scritto, come fanno a capire loro? Io non capisco.
*ancora confusa*
L'ho riletto venti volte, ma non capisco.
Sinceramente non ho fatto questo post QUI per farmi la fiQa che ho vinto.
Ho fatto questo post perchè sono allibita e non capisco XD
Saluti.
PS.: Il tizio di cui ho sentito narrare le vicende per un'ora e mezza, tornata a casa, ho scoperto che era il migliore amico di mio padre O.O
*confusa*
Ma la cosa più shokkante è il commento che hanno fatto sulla poesia:
La lirica racchiude intime sensazioni espresse simbolicamente attraverso un procedimento evocativo e analogico. Nei versi aleggia una sensibilità allusiva e musicale per la parola. La costruzione formale della poesia e le sue scelte stilistiche sono perfettamente in sintonia con la dolcezza dei temi e delle immagini. L'uso dell'infinito e dell'anafra, nell'ultima sequenza, scandisce stati universali dell'essere senza delimitazioni di spazio e di tempo.
Mu. Ma se non lo so io che cosa ho scritto, come fanno a capire loro? Io non capisco.
*ancora confusa*
L'ho riletto venti volte, ma non capisco.
Sinceramente non ho fatto questo post QUI per farmi la fiQa che ho vinto.
Ho fatto questo post perchè sono allibita e non capisco XD
Saluti.
PS.: Il tizio di cui ho sentito narrare le vicende per un'ora e mezza, tornata a casa, ho scoperto che era il migliore amico di mio padre O.O
>ArHaL<
mercoledì, 28 maggio 2008 alle ore 21:23
♥♥♥
ArHaL

Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.
Sogno.
scritto da: ArHaL
L'aria era pesante.
I suoni allegri della banda ancora aleggiavano, lontani, nel vento leggero, come un ricordo sbiadito.
Aveva preso una strada secondaria per evitare la confusione. La festa imperversava per le vie principali.
In fondo non era poi così pesante l'aria. Era solo anche lei confusa. A sprazzi una calda brezza la costringeva ad allegerirsi e qualche minuto dopo la pioggia le bagnava le palpebre. Ma il cielo era sempre coperto da una coltre nuvolosa e sicura di sè, che rendeva grigio l'azzurro e buie le case medievali.
L'aria era pesante.
I suoni allegri della banda ancora aleggiavano, lontani, nel vento leggero, come un ricordo sbiadito.
Aveva preso una strada secondaria per evitare la confusione. La festa imperversava per le vie principali.
In fondo non era poi così pesante l'aria. Era solo anche lei confusa. A sprazzi una calda brezza la costringeva ad allegerirsi e qualche minuto dopo la pioggia le bagnava le palpebre. Ma il cielo era sempre coperto da una coltre nuvolosa e sicura di sè, che rendeva grigio l'azzurro e buie le case medievali.
Si sedette sul bordo di un marciapiede ed aspettò. Mancava ancora qualche minuto.
Aveva riservato a questo lasso di tempo la sua agitazione tanto messa a tacere. Ed, invece, era lì, calma e sicura di farcela.
Si guardava la punta delle sue converse. Ancora una volta stava aspettando.
E' giusto così?
La piazzola si stava affollando di turisti. Si alzò in piedi per paura di non trovarlo.
No, non ce l'avrebbe fatta a guardarlo negli occhi e a corrergli incontro, lo sapeva.
Rimase in piedi, a capo chino. Forse l'avrebbe vista lui e si sarebbe avvicinato.
Forse.
Poi alzò il volto. E se lo trovò distante di qualche passo; si stava guardando attorno.
E allora non capì più nulla.
Corse. No, non avrebbe dovuto, non l'aveva programmato.
Gli gettò le braccia al collo. E lo strinse, nascondendo il viso sul suo petto.
Non era arrossita. Non sentiva niente. Era solo felice. Nessun freno.
Si alzò sulla punta dei piedi e lo baciò.
La giornata trascorse tra musica, corse e risate.
Poi qualche ora da soli.
Sì, la prima volta da soli. Fin'ora non era stata costretta ad affrontarlo direttamente, tanto era presa dalla festa e dalla confusione.
Ma ora?
Erano nel cortile dell'albergo, seduti su dei gradini.
I suoi occhi... Più azzurri del cielo.
Perchè, ora, il cielo era tornato azzurro.
Un pò piangeva, un pò rideva.
Un pò arrossiva, un pò... Un pò lo baciava.
h17.20
E poi tornava a nascondersi... In un suo abbraccio.
Di quelli così forti, tanto da schiacciarti.
Di quelli così forti, tanto da sentire il cuore in gola.
Di quelli così forti, tanto da non volerne più fare a meno.
L'amore è una rosa meravigliosa.
Nella vita bisogna essere sempre indipendenti.
Anche gli estranei la deridono? Ma, in fondo, che le importa?
Lui è lì... Che sia un'altro sogno?
Lo accarezza... No, è lì.
Guardami negli occhi.
Si nasconde.
Guardami.
Trova i suoi frammenti di cielo.
Trema.
Dimmelo, ora...
Un brivido.
Ti amo.
Anch'io...

E poi, ovviamente, la partenza.
Perchè da tutti i sogni, ci si sveglia.
Ma non c'è tristezza, o almeno non troppa.
Solo felicità di aver potuto condividere qualche ora insieme.
L'autobus è lì vicino, incombe inevitabilmente.
Ci rivedremo.
Lo bacia. E piove.
Pioggia leggera che le bagna le guance e lei si ostina in quel dolce bacio.
Poi si volta e si allontana.
Di quelli così forti, tanto da schiacciarti.
Di quelli così forti, tanto da sentire il cuore in gola.
Di quelli così forti, tanto da non volerne più fare a meno.
L'amore è una rosa meravigliosa.
Nella vita bisogna essere sempre indipendenti.
Anche gli estranei la deridono? Ma, in fondo, che le importa?
Lui è lì... Che sia un'altro sogno?
Lo accarezza... No, è lì.
Guardami negli occhi.
Si nasconde.
Guardami.
Trova i suoi frammenti di cielo.
Trema.
Dimmelo, ora...
Un brivido.
Ti amo.
Anch'io...
E poi, ovviamente, la partenza.
Perchè da tutti i sogni, ci si sveglia.
Ma non c'è tristezza, o almeno non troppa.
Solo felicità di aver potuto condividere qualche ora insieme.
L'autobus è lì vicino, incombe inevitabilmente.
Ci rivedremo.
Lo bacia. E piove.
Pioggia leggera che le bagna le guance e lei si ostina in quel dolce bacio.
Poi si volta e si allontana.
Everywhere.
15/05/08
E' stato un altro sogno?

Forse no.
E' stato un altro sogno?
>ArHaL<
domenica, 25 maggio 2008 alle ore 16:11
♥♥♥
ArHaL

Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.
Oh, bè.
scritto da: ArHaL
Uhm, forse dovrei smetterla di mettere esclamazioni di vario genere come titolo dei miei post.
Ma in fondo credo sia giusto. La mia vita è diventata un'esclamazione.
"Bello!"
"D'oh!"
"Cazzo!"
"Argh!"
Sì, diciamo che sono molte di più quelle negative che positive.
Troppe cose in questi ultimi due mesi. Mi sento dentro una cattiva rivoluzione industriale.
Fondamentalmente le cose stanno andando a rotoli da sè. Ma non è che questo possa farmi piacere.
Insomma, anche se la mia colpa nella situazione è minima, non è bello.
Che poi, chi l'ha detto che è minima?
Ecco, se è colpa mia, la cosa peggiora.
A scuola sono sotto di 5 materie.
Ho perso una parte consistente delle mie amicizie reali.
In famiglia sono in fase STT (Se tiene, tiene).
Non ho idea di che cosa fare nel mio futuro. Fosse per me farei la camionista. Ma chi lo spiega a mia madre?
Perchè devo essere perennemente confusa?
La situazione potrebbe migliorare se considero il fatto che il 14 parto. Vado a Gubbio.
Già ad Aprile sono andata in Toscana, in gita scolastica, ma non è che le cose siano migliorate.
Boh, però a Gubbio... Dai, su, c'è gente, movimento... La festa dei ceri!
E poi non ho mai fatto un viaggio con Bey.
Ma non è questo il punto.
Sì, staccherò per 3 giorni dal ritmo incalzante di fine scuola e vedrò molti miei amici che fino a questo momento erano state presenze "virtuali".
Ma... Vedrò anche lui.
Ebbene sì, dopo più di 8 mesi, se tutto va bene, stavolta Arhal e Bryan s'incontrano.
Ora: io sto cercando di schivare il più possibile il pensiero che tra una settimana lo vedo.
Dio, lo vedo.
Lo vedo LO vedo LO VEDO!
E' una cosa bellissima, un sogno che si realizza.
Ma, OVVIAMENTE, il mio cervello non resiste alla tentazione di tormentarsi.
E se tutto dovesse andare a rotoli? (Anche questo.)
Poi scaccio via le varie ed eventuali paranoie. Credo che me le riserverò per i 10 secondi prima che il suo treno arrivi.
In fondo, non avrei neanche il tempo di pensarci.
Ho da organizzare una festa a sorpresa, levarmi un paio d'interrogazioni, fare gli esami per la patente europea ed evitare la prof. che mi insegue per un concorso di poesia.
Penso che porterò Pensosamente, sìsì. Così si shokka e amen.
Ho bisogno di S.P.Q.R. Ma davvero. Silenzio, Pace, Quiete, Riposo.
Bah, aspettiamo ancora, va.
Uhm, forse dovrei smetterla di mettere esclamazioni di vario genere come titolo dei miei post.
Ma in fondo credo sia giusto. La mia vita è diventata un'esclamazione.
"Bello!"
"D'oh!"
"Cazzo!"
"Argh!"
Sì, diciamo che sono molte di più quelle negative che positive.
Troppe cose in questi ultimi due mesi. Mi sento dentro una cattiva rivoluzione industriale.
Fondamentalmente le cose stanno andando a rotoli da sè. Ma non è che questo possa farmi piacere.
Insomma, anche se la mia colpa nella situazione è minima, non è bello.
Che poi, chi l'ha detto che è minima?
Ecco, se è colpa mia, la cosa peggiora.
A scuola sono sotto di 5 materie.
Ho perso una parte consistente delle mie amicizie reali.
In famiglia sono in fase STT (Se tiene, tiene).
Non ho idea di che cosa fare nel mio futuro. Fosse per me farei la camionista. Ma chi lo spiega a mia madre?
Perchè devo essere perennemente confusa?
La situazione potrebbe migliorare se considero il fatto che il 14 parto. Vado a Gubbio.
Già ad Aprile sono andata in Toscana, in gita scolastica, ma non è che le cose siano migliorate.
Boh, però a Gubbio... Dai, su, c'è gente, movimento... La festa dei ceri!
E poi non ho mai fatto un viaggio con Bey.
Ma non è questo il punto.
Sì, staccherò per 3 giorni dal ritmo incalzante di fine scuola e vedrò molti miei amici che fino a questo momento erano state presenze "virtuali".
Ma... Vedrò anche lui.
Ebbene sì, dopo più di 8 mesi, se tutto va bene, stavolta Arhal e Bryan s'incontrano.
Ora: io sto cercando di schivare il più possibile il pensiero che tra una settimana lo vedo.
Dio, lo vedo.
Lo vedo LO vedo LO VEDO!
E' una cosa bellissima, un sogno che si realizza.
Ma, OVVIAMENTE, il mio cervello non resiste alla tentazione di tormentarsi.
E se tutto dovesse andare a rotoli? (Anche questo.)
Poi scaccio via le varie ed eventuali paranoie. Credo che me le riserverò per i 10 secondi prima che il suo treno arrivi.
In fondo, non avrei neanche il tempo di pensarci.
Ho da organizzare una festa a sorpresa, levarmi un paio d'interrogazioni, fare gli esami per la patente europea ed evitare la prof. che mi insegue per un concorso di poesia.
Penso che porterò Pensosamente, sìsì. Così si shokka e amen.
Ho bisogno di S.P.Q.R. Ma davvero. Silenzio, Pace, Quiete, Riposo.
Bah, aspettiamo ancora, va.
>ArHaL<
giovedì, 08 maggio 2008 alle ore 11:54
♥♥♥
ArHaL

Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.
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