giovedì 10 ottobre 2013

FYC LXXXII

M'impegno tantissimo a fare del bene al prossimo, a trattare tutti con il massimo rispetto, a donare affetto a chiunque; magari a volte sbaglio il modo o le parole e tutto questo va perduto, ma ce la metto tutta, quasi sempre.
Qualcosa dentro di me mi dice che il suddetto prossimo non può non accorgersene, non può fregarsene così, non può, anche in minimissima parte, non ricambiare: quel qualcosa è ciò che mi spinge a continuare a farlo e rifarlo, ogni giorno.

Tuttavia, talvolta, mi rendo conto di essere soltanto una povera fessa.
Ho troppe aspettative verso il mondo e non posso che vivere in un semi-perenne stato di delusione.

Nonostante ciò, non posso smettere di perpetrare questi atteggiamenti perché, a volte, quando vedo sorridere qualcuno, magari per una minuscola cazzata che ho fatto per lui, mi sento così tanto felice che mi metterei a piangere, lì per lì, anche se poi non lo faccio praticamente mai.

Evidentemente questo mi basta. Spero di mantenere la forza di farmelo bastare per sempre.



ArHaL
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.

Nessun commento: