venerdì 17 ottobre 2014

297/365

Day 297 of 365.

Quello che dobbiamo apprendere nella vita è che "dobbiamo farcene una ragione".
Perché la vita deve andare avanti, bisogna pensare al proprio futuro, perché non si può buttarsi via, e tante altre frasi che fondamentalmente condivido.
Quello che, incosciamente, mi è sempre stato difficile condividere è farmene una ragione dei miei errori. Cosa che comunque sto imparando a fare, seppur lentamente.

Il problema adesso è un altro.
Il problema è che io che sempre ripeto "ce ne faremo una ragione", ho compreso che questa frase è una colossale menzogna.
Ho compreso che tutte le frasi che ho citato prima sono una colossale menzogna.

La vita è una cosa infinitamente preziosa e il mondo, seppur tenda a nasconderli, ha i suoi lati meravigliosi, e queste cose sono appurate.
Ma ci sono degli eventi di cui, veramente, non ce ne si può fare una ragione.
Perché è troppo difficile, impossibile magari per alcune menti, perché sarebbe sbagliato farsela, perché che senso ha farsene una ragione se poi il resto dei tuoi giorni sarebbe sprecato, anche in una vita bella e in un mondo straordinario.
Perché no: semplicemente ho imparato che alcune cose non vanno accettate.

Non me ne farò una ragione.
E' impossibile che io me la faccia.
Non accadrà mai e ne sono spaventata perché di poche cose sono certa nella mia vita e questa, ho constatato, è una di queste.
E ne sono spaventata per via delle conseguenze che porterà tale realtà.

Se tutto questo dovesse finire, io non me ne farò mai una ragione perché è giusto che sia così.
E non so cosa potrebbe accadere dopo.




ArHaL
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.

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