venerdì 23 novembre 2018

memories

Un anno fa il nostro viaggio in Spagna stava volgendo al termine e noi eravamo felici perché tanti sconosciuti avevano riconosciuto in noi che eravamo fatti l'uno per l'altro perché avevamo preso il coraggio di mostrare che il nostro sogno era di vivere insieme e per tanti altri motivi: io che ti mantenevo calmo, o almeno ci provavo, tu che mi spingevi su per le salite di Puente Genil, che mi abbracciavi da dietro continuando a camminare o che mi prendevi sulle spalle, e tante altre piccole e grandi cose.

Mi è venuto in mente soprattutto la sensazione che provavo quando ero lassù, in alto come sei alto tu, e vedevo tutto da un'altra prospettiva meno cupa, vedevo la tua nuca preziosa e le tue spalle che tuttora non riesco a dimenticare perché per me erano, forse sono, Casa.

Se al mondo esistesse una medicina per dimenticare tutto questo, per dimenticarti, l'avrei già presa. Ma non esiste e devo accontentarmi delle pasticche di Valeriana che ho iniziato ad assumere per rimanere almeno un po' calma, mentre mi sento persa in questo mondo enorme.

Sono molto grata, come sempre, per tutte le persone che ho vicino e che provano a prendersi cura di me, ma non riesco a desiderare altro se non la tua vicinanza impossibile.

In fondo ora mi accontenterei solamente di parlare con te un poco.
Mi manchi in modi inspiegabili.




ArHaL
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Molte parti di me sono diventate inevitabilmente tue per sempre.
Romeo

Unknown ha detto...

Purtroppo non mi basta.