sabato 7 gennaio 2012

Dicembre 2011


2011
scritto da: ArHaL


Gennaio
Rievocare la Cena del Venerdì
Godermi i miei genitori restando in Calafrica
Essere totalmente e perdutamente innamorata di Gianluca
Essere stressata per l'Università
Un Sabato Italiano

Febbraio
Cosenza
Ordinare una torta in pasticceria per me e Gianluca
Cucinare per la prima volta Cupcakes con Chu
Iniziare a lavorare seriamente con il Fimo
Preparare cioccolatini per lui a San Valentino
Partire subito dopo
Superare un esame preparato in un giorno con il massimo dei voti
Milano
Concerto dei Sonata Arctica
Replica

Marzo
Volermi buttare tutto e tutti alle spalle
Sentirmi inseguire dai fantasmi
Percepire l'inizio della Primavera
Concerto di Caparezza
La Strada

Aprile
Gianluca a Firenze
Superare i 9 mesi insieme
Voler stare con lui più di qualunque altra cosa
Vacanze di Pasqua
Rievocare di nuovo la Cena del Venerdì, con Gianluca
Le Tasche piene di Sassi

Maggio
Mamma a Firenze
Fiera dell'Artigianato
Laurea di Gianluca
Sentirsi inutile
How You Remind Me

Giugno

Litigi
Rientro a Firenze
Scavi a stento, ma sempre meravigliosi
Bolero

Luglio
Inaugurazione dell'Hard Rock Cafè
Simona che va via
Gianluca a Firenze
Dare l'esame di Letteratura Cavalleresca
Tornare a Palmi e scoprire che mi è mancato vedere il mare
Matrimonio parenti improbabili
Laurea di Rocco
Un anno insieme
Eleanor Rigby

Agosto
Relax
Vallefiorita
Spettacolo di Simona
Spettro
Serata Pollo alla Birra
Serata Monopoli
Prepararsi a ripartire
Onda Calabra

Settembre
Mamma e Laura a Firenze
Teresa
Gianluca si trasferisce a Bologna
Dubbi su di me
In un Giorno di Pioggia

Ottobre
Compleanno solitario, ma con Gianluca
Sentirsi frastornati
Sclerare su un blog sentendo la sua mancanza
Sentirsi stupidi
Rientrare nella normalità
Lucca Comics con Chu e Luca...
...Incontrare gente indesiderata e riderci su...
...Ma soprattutto incontrare Licia Troisi e Paolo Barbieri
Truccare gente a caso per Halloween
With You

Novembre
Sentirsi parzialmente in pace
Scoprire che Splinder chiude
Scoprire di dover spedire all'Apple il mio iPod
Malinconia Novembrina
Crossfire

Dicembre
Incontrare il Professore per la Tesi
Prime bocciature
Confusione
Cercare dei segni da seguire
Sentire la fine vicina
Sperare in un nuovo inizio
Hallelujah
 

Buon 2012, per quanto possa valere.





 


sabato, 31 dicembre 2011 alle ore 19:44
♥♥♥

ArHaL

Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.





Quote XLII
scritto da: ArHaL

"Sai quel luogo che sta tra il sonno e la veglia?
Dove ti ricordi ancora che stavi sognando?
Quello è il luogo dove io ti amerò sempre, Peter Pan...

E' lì che ti aspetterò."
 

Hook (1991)


martedì, 27 dicembre 2011 alle ore 02:24
♥♥♥

ArHaL

Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.





Lettera a Qualcuno
scritto da: ArHaL

Caro Qualcuno,
ormai sono anni che non credo più nel Natale.
Inizio a credere che non ci abbia mai creduto. Ma poi mi ricordo del Natale in cui avevo 3 anni e ricevetti Emilio Robot.
Forse ho iniziato dai 4-5 anni a non crederci più, allora.
Fatto sta che ogni anno è sempre peggio. E quest'anno, essendo arrivata a casa, dove respiro realmente l'aria natalizia (perchè prima non c'è aria fiorentina, romana, bolognese, milanese, estera che tenga, l'aria natalizia è dove sono cresciuta), a ridosso di Natale, non faccio neanche a tempo a incanalarmi nelle lucine e nel presepe.
Ma il punto non è quello.
Al giorno d'oggi il Natale è festa consumista, certo, ma anche festa dove il consumo, anche minimo, va ad indicare affetto. O almeno per molti è così. Al giorno d'oggi Natale vuoldire rilassarsi, allontanarsi dai problemi lavorativi (teoricamente) e proiettarsi nei problemi: cosa compro? cosa cucino? cosa mi metto? e le illuminazioni? e l'albero? e la statuetta di Gesù Bambino?
Al giorno d'oggi Natale è molte cose che non sono qui per analizzare.
Ognuno ha un sentimento, consumista proprio o meno, che sono anche (finalmente) stanca di analizzare e criticare.
C'è qualcos'altro.
La letterina.
Fino alle elementari mi costringevano a scriverla a scuola, poi la sventolavo con le maestre sotto il naso dei miei in attesa dei regali. Quando era ancora più piccola la scrivevo con mamma (ancora più facile per far avvenire il miracoloso misfatto dei regali).
Poi il vuoto.
"Cosa vuoi per Natale, Vale?"
"Un drago in legno alto un metro e 20, può andar bene, grazie mamma."
"Cosa vuoi per Natale, Vale?"
"L'ultimo libro di tale scrittore è perfetto, grazie pincopallino."
E così via.
Anche quest'anno vorrei delle cose. Un pc nuovo, Trivial Pursuit che bramo da una vita, diversi libri, ecc ecc.
Ma sono cose veramente necessarie?
No, sono oggetti, consumi, di più.

Ho voglia di scrivere una letterina.
A Qualcuno.
Le letterine una volta me le facevano scrivere a Babbo Natale o a Gesù Bambino.
Qualcuno. Lassù. Da qualche parte.
Se non sotto l'albero, che quest'anno non ho, almeno per l'anno nuovo, aiutami.
Aiutami a capire.
Vorrei capire qual'è la mia strada.
Capire le scelte giuste e quelle sbagliate.
Capire se ciò che faccio va bene o se è tutto un errore.
Vorrei riuscire ad essere costante, ad avere forza di volontà e più coraggio.
Vorrei prendere il mondo tra le mie mani, scuoterlo e farne cadere giù tutti i problemi, i pensieri, lasciarli vagare nell'universo cosmico all'infinito.
Vorrei la salute mia, dei miei cari, dei miei amici più di ogni altra cosa, perchè è la cosa più importante.
Vorrei la salute anche dei miei non-cari, perchè non auguro il male a nessuno e in fondo sapere che qualcuno sta male, anche se fosse Berlusconi, mi dispiace.
Oddio, sull'esempio che ho posto ho dei dubbi, ma il concetto credo sia stato afferrato.
Vorrei che tutti i problemi che gravano sulle spalle di mia madre sparissero, vorrei che l'economia italiana migliorasse di botto.
Vorrei il bene per tutte le famiglie che conosco.
Potrei continuare con la lista dei vorrei, in effetti.
Ma credo sia inutile.
Perchè ciò che desidero da questo Natale è la prima cosa che ho detto: un segno.
Un segno per capire quale sia la mia strada.
So che è molto, anche questo.
Ma io non credo nel Natale.
Eppure, oggi, mi trovo qui a sperare che ci sia ancora qualcosa in cui credere.
Perchè ne ho bisogno. Bisogno di credere, di sperare, di capire.
Quindi, Caro Qualcuno, dammi un segno che io possa afferrare.
Dammi il coraggio per decidere e per agire.
Dammi il cuore per non ferire chi mi sta accanto e perchè quello che ho è forse troppo rotto per riuscirci.
Dammi la mente per capire il segno che mi mostrerai.
E dopo il coraggio, il cuore, la mente, forse anche delle scarpette rosse per riuscire a tornare a casa.
Dove la casa è ciò che desidero, o forse meglio, ciò che è giusto per me e la mia vita.
In fondo solo questo voglio: un segno per farmi capire quale sia la mia via.
E' tanto, lo so.
Ma prometto di festeggiare ogni Natale della mia vita.
Se solo riuscirò a capire.


Grazie per l'ascolto, Caro Qualcuno.
 


sabato, 24 dicembre 2011 alle ore 23:10
♥♥♥

ArHaL

Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.





FYC LXI
scritto da: ArHaL

Non credo che siano i segni del destino a influenzare la nostra vita, ma piuttosto come noi stessi decidiamo di interpretarli.
 
E torno a Palmi dopo 4 mesi, ancora una volta nella mia stanza.

Buone feste a tutti, per quanto possa valere.


venerdì, 23 dicembre 2011 alle ore 02:55
♥♥♥

ArHaL

Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.





Quote XLI
scritto da: ArHaL


"A volte mi chiedo cosa mai stiamo aspettando."

Silenzio.

"Che sia troppo tardi, madame."
A. Baricco

 

 


mercoledì, 14 dicembre 2011 alle ore 21:55
♥♥♥

ArHaL

Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.





Quote XL
scritto da: ArHaL

Perché scrivo? Per paura. Per paura che si perda il ricordo della vita delle persone di cui scrivo. Per paura che si perda il ricordo di me. O anche solo per essere protetto da una storia, per scivolare in una storia e non essere più riconoscibile, controllabile, ricattabile.
F. De André


lunedì, 12 dicembre 2011 alle ore 19:19
♥♥♥

ArHaL

Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.





Verso la tesi (si fa per dire)
scritto da: ArHaL

Stanotte ho avuto l'insana idea di rifare il mio piano di studi.
Rifarlo pacificamente, per fatti miei.
Solo che c'è la mitica voce: esami a scelta dello studente. Che si possono cambiare massimo due volte nella carriera.
Ora. Uno di questi fantastici esami a scelta l'ho dato l'anno scorso: Paleografia <3
L'altro che avevo messo era Filologia medievale.
CHE non esiste più con quel nome.
Ciò vuoldire che per modificare il piano di studi dovevo modificare la materia SENZA essere sicura che fosse quella giusta da inserire perchè teoricamente le materie a scelta si accordando con il professore di laurea.

E fin qui ci siamo.
In tutto ciò era l'una meno venti.
Qualcosa mi balena in mente. Qualcosa di oscuro.
Scrivo al mio adorato prof di Archeologia Medievale con cui un giorno mi dovrò laureare dicendogli sinteticamente: ciao, mi devo laureare con te, che materie a scelta devo mettere?
Ovviamente pensando che mi rispondesse tra chissà quanto perchè lo credevo a scavare all'estero e quindi mi sarei preparata psicologicamente ad un probabile ricevimento (questo professore è il mio mito. veramente. come se incontrassi Freddie Mercury. non so se mi spiego.)
Alle due di notte riapro la casella della posta elettronica per sport.
E trovo una sua risposta dell'UNA con scritto: ci vediamo domani mattina.

PANICO E DELIRIO.
Non ho dormito, ho fatto sogni strani, ho dormito, boh.
Alle 7 e mezza sono saltata come una molla dal letto.
Arrivata lì ho ovviamente aspettato due ore.
E poi è arrivato.

Awww <3
E' stato gentilissimo e io mi sono sparata una serie di figure di merda *-*
Ma il piano di studi dovrebbe andar bene così com'è, posso darmi quando voglio il suo esame e chiedere agli altri del laboratorio se ho difficoltà a reperire dei testi e... Mi è entrato un grillo in testa.
L A  T E S I.
Cioè, io mi ci sento lontanissima (probabilmente perchè lo sono o.o).
Lui mi ha chiesto se avessi un'idea su cosa farla, OVVIAMENTE NON CE L'HO.
Poi mi ha rassicurato sul fatto che nella triennale è meglio concentrarsi sugli esami e a uno-due dalla fine iniziare a pensare alla tesi.
Mi ha parlato un sacco, mi ha spiegato tante cose.
Non volevo neanche andarmene *-*

Mi sento decisamente imbecille e patetica, ma io veramente voglio bene a quest'uomo e sono felice per questa cosa *-*
Nonchè spaventata per il lavoro che mi aspetta.
Ma io penso che potrei farcela, in fondo.





Sono felicemente sclerata *-*
E il 12 ho un esame impossibile per cui non sono ancora a metà programma e di cui mi manca metà del materiale *-*

GIOISCI, POPOLO!


mercoledì, 07 dicembre 2011 alle ore 13:57
♥♥♥

ArHaL

Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.

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