venerdì 6 aprile 2012

Birth by sleep.

Ancora ripenso a quel momento come ad un sogno.
Vivo nell'irrealtà ogni giorno, ormai.
Ma quel momento, quegli istanti, non riescono ad uscire fuori dalla dimensione dell'etereo, dell'impossibile, del non-vero, non-accaduto.

Il vento che muove l'erba, le nuvole placide, i colli immobili, il silenzio denso, l'aria tersa
Noi due seduti vicini sulla riva del lago guardando scorrere i nostri cuori sul pelo dell'acqua.



Is this real?





 







ArHaL
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.

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