giovedì 31 gennaio 2013

L2tM XXXVIII


Nei tramonti dentro
gli occhi tuoi

e lungo i viali
di Parigi o di Los Angeles
ritrovo il mondo
nei fiori di campo

e nei passeri se nevica,
li vedo campare
senza niente da mangiare:
osservo Dio, lo lascio fare. 


Certe notti da nevrastenia,
da soffocare
apro la finestra
e volo via,
si fa per dire.

Come la ginestra
nata sulla pietra lavica
mi vedo lottare
come mosca nel bicchiere:
eppure Dio, lo lascio fare.


La morte non esiste più,
non parla più,
non vende più,
mio folle amore.

La vita non uccide più
i nostri baci,
i nostri sogni
e le parole.
Il tempo non le imbianca più
e non si seccano
a lasciarle stese al sole.
Stringimi le mani,
non è niente,
che la guerra passerà.


Certi inverni freddi,
certi guai
mi fan paura,

prego nel restare
ancora qui,
mi illudo ancora.
Poi improvvisamente
arrivi tu,
sorridi e penso che
non ho più timore,
lascio correre
il dolore
non c’è più
e niente muore.


La morte non esiste più
non parla più,
non vende più,
mio folle amore.
La vita non uccide più
i nostri baci,
i nostri sogni
e le parole.

Il tempo non le imbianca più
e non si seccano a lasciarle stese al sole.

Credimi,
morire non è niente
se l’angoscia se ne va.

 
La morte non esiste più
non compra più,
non vende più,
mio folle amore.
La vita non uccide più
i nostri baci,
i nostri sogni
e le parole.
Il tempo non le imbianca più
e non si seccano a lasciarle stese al sole.


Parlami d’amore,
nonostante la stagione che verrà.
 



La Morte (non esiste più)
Baustelle















ArHaL
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.

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