lunedì 29 dicembre 2014

351...370/365

Day from351to370 of 365 (?).

Come si può evincere, ho sbagliato i calcoli.
Ma questo, sostanzialmente, me l'aspettavo: mai stata brava con i conti.
 
Ci sono tante altre cose che non mi aspettavo, invece, come si può immaginare.
Ma proprio tante.
Tante da persone a me vicine e lontane, tante negative e poche (ma preziosissime) positive.
Amici che mi voltano le spalle lasciandomi a terra e conoscenti che mi porgono entrambe le mani tirandomi a forza in piedi.
E tante altre cose che, in fondo, è inutile descrivere.
 
Ho sempre pensato di riuscire a mettermi nei panni degli altri, e farlo vuoldire essere capaci di "prevedere" ciò che faranno. Perché quando si conosce una persona, sai cosa puoi aspettarti.
E invece no.
 
Perché non ho mai saputo decidermi se seguire la razionalità o le percezioni.
Quelle forti e inspiegabili che cerco di giustificare in modo logico, ma che forse una logica non ce l'hanno.
Non so mai a cosa dare retta e finisco per trarmi in inganno.
 
E la cosa che, nonostante tutto, continua a martellarmi in testa è:
Cosa devo fare, adesso?
Come faccio a fidarmi di qualcuno, e di me stessa?
Quando già è difficile trovare qualcuno che merita davvero la mia fiducia, in questo mondo del cazzo, e non perché io mi senta dio in terra, ma perché vedo troppo, sento troppo e io non ce la faccio a convivere con quella che è l'essere umano medio, così... Vuoto.
Quando già è difficile trovarlo, esso poi può sempre cambiare.
In anni o in un istante, ribaltarsi e trasformarsi in qualcosa al di fuori di ogni immaginazione.
 
Io non posso accettarlo.
Non posso accettare di assistere nuovamente a mutamenti dolorosi in chi mi circonda, io sono arrivata al punto che ho capito che devo preservarmi.
Perché mi sento la testa spenta, anche se in realtà la sento ribollire di rabbia e sgomento.
E so che basterebbe solo un altro passo per spingermi nel baratro definitivamente.
E io non posso permetterlo, per tutti coloro che mi vogliono bene.
 
Non posso accettare di convivere ancora con chi credo di essere speciale, e invece è solo una maschera, e invece è solo un mio ideale che credo di aver trovato in qualcuno.
Cosa sono i sentimenti, dunque?
Cosa, se nessuno li prova con questa intensità come sento di provarli io?
 
Vorrei che tutti si spogliassero e si mostrassero per ciò che sono, ma questo non accadrà.
Vorrei che tutti comprendessero quale sono le cose veramente importanti nella vita, ma questo non accadrà.
Vorrei che tutti potessero vedere al di sotto della rilucente superficie del mare al tramonto, ma questo non accadrà.
 
Voglio troppe cose impossibili.
Ho un mondo ideale in testa che non esisterà mai, come probabilmente non è mai esistito.
E ora, è ora, il momento in cui smantellarlo pezzo per pezzo.
Ma... Quello che provo, tutto ciò che mi sento di essere (per quel poco che adesso riesco a percepirmi) fa parte di quell'ideale.
Tutti i miei valori, i miei sentimenti, i miei sogni.
Se accettassi di distruggerlo, distruggerei me stessa.
 
E forse è il passo che devo compiere.
Ma poi, cosa ci sarebbe?
Ma poi, cosa sarei?
 
Perché continuo a reputare così tanto importante ciò in cui credo se non mi ha causato altro che dolore?
 
 
Forse tutto dipende dal fatto che non so da dove cominciare.
Non ne ho idea.
So solo che quanto è accaduto ha un senso, deve averlo anche lì dove non riesco a vederlo.
So che in questi ultimi tre anni mi sono fatta del male inconsapevolmente, ho lasciato che la mia situazione psicofisica peggiorasse senza mai aprire gli occhi su chi mi stava vicino (per modo di dire).
Ed era tutta colpa di cosa stavo tenendomi con così tanta tenacia e amore accanto.
Colpa di ciò che credevo fosse la mia salvezza.
 
Come posso accettare tutto questo?
E come dimenticare poi?
 
Non provo più niente per lui, e sto smettendo di provare tante cose anche per altre persone che reputavo "casa".
E, per la prima volta in vita mia, non è l'assenza di sentimento a distruggermi.
 
E' l'errore.
Un errore durato tre anni.
 
Come posso perdonarmi?
Come posso perdonare?
 
Vorrei solo che la neve cadesse sul mio cuore, gelandolo, così che smetta di battere insensati pensieri al cervello.
 
Ho tanta paura.
Ma sono ancora in piedi.
E dicono che sia questo ciò che conta.
 
 
Un giorno, se vincerò su tutto questo, sarò capace di dominare il fuoco che ho nelle vene.
E allora potrò splendere come una stella incandescente.
 
 
 


ArHaL
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.

2 commenti:

uno Zangoose ha detto...

Una volta, qualcuno mi disse :"se in quello che facevi eri felice, non era sbagliato"

E ricorda che sono i sogni a tenere in vita le persone!

e parlo anche per me, che un po' alla volta mi sto costruendo the my way.

Arhal ha detto...

Ciao commentatore del nome bislacco (=

Lo so che non era sbagliato, ma ormai quei ricordi sono inderogabilmente macchiati dalla falsità.

I sogni tengono in vita e spezzano le gambe quando si infrangono.

Spero tu costruisca la tua way, io continuo a lastricare con sudore la mia!