venerdì 6 ottobre 2017

Incalcolabile

Mi sento rassegnata, ma al contempo so di non poter mollare. Quindi sto qui ed osservo tutto ciò che accade ogni giorno, lasciandomi sorprendere dalle cose positive e da quelle negative. Nel frattempo cerco di sopravvivere e di tenermi impegnata. Anche fin troppo impegnata.
Per mercoledì scorso non ho avuto tempo di scrivere sul tema "Incalcolabile", così mi sono ritrovata all'ultimo momento a scrivere in mezz'ora questa pseudo-dichiarazione d'amore. Mi vergognavo a leggerla perché è un po' "carnale" e perché non mi convince del tutto, ma alla fine l'ho fatto e in realtà agli altri è piaciuta e sono rimasti a discutere a lungo su ciò che volevo esprimere, soprattutto riguardo questa "schiena". Mi sono sentita incoraggiata anche stavolta e quindi la riporto qui (anche se secondo me, come la scorsa volta, è qualcosa che dà di più a sentirla leggere, che a leggerla):


"Mi chiedo se voglio davvero passare il resto della mia vita con quella schiena.
Ogni giorno la osservo e ne conto i nei e le cicatrici, accarezzo con lo sguardo i contorni delle scapole e le sfumature della pelle.
Ogni giorno ho voglia di stringerla a me, ogni giorno ho voglia di spingerla via.

La guardo muoversi e cerco di contare tutte le volte in cui ho desiderato abbracciare una schiena, solo quella schiena, e nessun'altra. Ma i numeri mi si bloccano in mente, e li sento pesare sugli occhi, come terra sopra bare.
Cerco allora di cancellare quei calcoli dalla mia faccia, aggrappandomi a quella schiena, alla tua schiena, al pensiero che possa essere solo lei, e nessun'altra.

Ci affondo il viso, il naso, le narici, le riempio del tuo odore, la bocca, la riempio della tua carne che mordo mentre affondo le unghie sul tuo petto. E tu, tu non dici niente, e non so se quello che sto strappandoti via di dosso è davvero mio, è davvero per me.

Conto i respiri che trattieni per non lasciare andare il dolore, conto i battiti che perdo per sempre dentro la speranza, conto le gocce di sangue, le lacrime, i silenzi.
Ma non sono capace di sommare tutto questo, non sono capace di sottrarre il male che ci facciamo, non sono capace di moltiplicare ciò che sento in tuo nome, ma non sono capace nemmeno di dividerci.

Non posso calcolare tutto quello che sento solo guardando la tua schiena, solo guardandoti, perché tu sfuggi ad ogni statistica.
Ed io credo di amarti perché tu sei per me incalcolabile."


E quindi niente, continuo a provare a scrivere, scrivo anche d'amore, ma in realtà non so come dovrei sentirmi. Sogno ancora i miei ex, sento ancora dolore, e tra pochi giorni sarà il mio compleanno. E so già che sarà un giorno dolorosissimo perché non ho più quasi niente di ciò che avevo l'anno scorso in quel giorno. Fortunatamente lunedì inizierò gli scavi e, comunque vadano, mi terranno la mente impegnata con qualcosa di buono. O almeno spero.




ArHaL
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.

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