sabato 4 agosto 2012

dear

Riconosco quel gesto.

Il modo con cui, prima di assopirsi, si conquista dolcemente stringendo tra le dita un oggetto preziosissimo e si porta al petto, circondandolo con il corpo e quasi sfiorandolo con le labbra.

Spesso ho avuto qualcosa che ho ritenuto importante tanto da commuovermi e cullarmi nel sonno e l'ho tenuto sul mio cuore, dormendo.

Per questo, quando hai preso la mia mano così delicatamente tanto che il tuo tocco mi ha trasmesso un dolcissimo dolore al petto, e hai fatto quello stesso, identico gesto, io non ho potuto che sgranare gli occhi stupiti nell'oscurità, ma rimanere in silenzio, facendoti credere che stessi già dormendo.

Il tuo respiro ha solleticato le mie nocche, racchiuse tra le tue morbidi forti mani, così lievi nell'assopimento.
Il battito del tuo cuore era vicino alle mie dita, tanto da poterlo cingere semplicemente stringendole un po': ma non l'ho fatto, per paura di mostrarti il mio essere sveglia, per paura che quel gesto meraviglioso s'interrompesse.

Non hai mai temuto di mostrarmi la tua profondità, ma, a volte, ci sono cose, ci sono parole, che si possono, che si riescono a fare, a dire, solo quando si sente di non essere percepiti del tutto.

Quindi ho taciuto, immobile, in quello splendido momento, addormentandomi, vicino a te, dentro la tua dolce stretta, sentendomi, realmente per la prima volta, la cosa più preziosa per qualcuno.

Per te.


Grazie amore.
I nostri giorni insieme sono stati i più belli di sempre.
Adesso siamo di nuovo lontani, ma non lo saremo mai abbastanza da essere distanti.
E presto saremo di nuovo insieme.
Voglio assopirmi ancora sul tuo petto.
















ArHaL
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.

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