venerdì 17 gennaio 2014

14-15-16/365

Day 14&15&16/365

Alla fine Lunedì sera sono stata ancora male, anche se poi mi sono fermata a chiacchierare per due ore con le mie coinquiline e sono stata meglio: è una cosa che, al contrario di quanto possa sembrare, non accade molto spesso perché abbiamo tutte orari, abitudini e impegni diversi e, anche se siamo tre persone sostanzialmente molto dissimili, stare in compagnia a distrarsi per qualche ora fa sentire serene per un po'.

Il giorno dopo ho deciso che avrei dedicato la giornata alla cura, stavolta, del mio corpo: tutti mi dicono che prendersi cura di sé, anche con piccole cose tipo una maschera per il viso, fa stare meglio lo spirito. Io di tanto in tanto ci provo, ma sono quasi sempre più spinta dal dovere verso la mia pelle malconcia. Chissà, magari un giorno riuscirò a godermi anche questi momenti.

La giocata di The Seed è stata interessante ed ero contenta perché per la prima volta giocavamo dentro casa di Ishvara, anziché nello scantinato! Eravamo in una cucina e si stava tutti più caldi e poi a zonzo c'era anche il suo splendido gatto nero e morbido.
Anche Martedì notte Bonnie-Meg si è fermata a dormire da me per andare a lavoro il giorno dopo: non ce l'ho proprio fatta a svegliarmi presto per accompagnarla alla fermata, però lei è stata gentilissima e mi ha ringraziato quando stava per andare via ed io ero ancora a letto. Mi sono sentita un po' in colpa.

Quando mi sono svegliata in maniera ufficiale ho scoperto di aver ricevuto degli sms dal Turo-Seth che mi chiedevano ospitalità a Firenze per studiare a casa mia visto che a Morgagni c'era il putiferio, così l'ho inviato a pranzo e nel pomeriggio, avendo io delle beghe da sbrigare in centro, l'ho lasciato a studiare in Brunelleschi.
Mentre mi affaccendavo mi sono ritrovata nel sottopassaggio di Santa Maria Novella in cui un ragazzo suonava un flauto stonando un po' la melodia, ma era comunque un suono piacevole e rasserenante. Mi sono sempre chiesta il perché di tante persone tipo Gigi D'Alessio siano famosi e pieni di soldi, mentre tante altre piene di talento siano a chiedere l'elemosina.
Un'altra cosa che mi rattrista profondamente è il fatto che sia vietato loro, ai musicisti di strada, suonare per strada senza determinati permessi - disturbo alla quiete pubblica - dicono.
Ma se sono bravi, perché dovrebbero disturbarti? Non è molto peggio tutto l'inquinamento acustico dei clacson?
Mi fa rabbrividire il pensiero che esista questo mondo in cui ormai è vietato anche chiedere l'elemosina.

E' vero, alcuni mendicanti sono falsi, imbroglioni, ti si attaccano, ti inseguono e stressano, ma altri no.
I musicisti stanno seduti in un angolo a fare quello che sanno fare meglio: suonare, cantare, con un cappello, o una ciotola, o la custodia malridotta del loro strumento a raccogliere qualche spicciolo, senza neanche chiederlo il più delle volte in verità. Loro suonano e chi vuole lascia qualcosa.
Ma no, è vietato, è vietato suonare, è vietato cantare, è vietato esprimersi, è vietato cercare di sopravvivere facendo ciò per cui si è nati.

Mentre percorrevo la galleria sotterranea di negozietti, e ormai il suo flauto era lontano, le luci mi hanno distratto da tutti questi pensieri, lasciandomi però una sensazione cupa di insoddisfazione.
Giunta all'imboccatura delle scale mobili noto che la signora davanti a me sta canticchiando tra sé e sé un motivetto: lo stesso che il musicista stava suonando diversi metri prima.
Senza neanche avere il tempo di pensare al perché, ho sorriso e mi sono sentita meglio.

Alla fine Seth si è fermato anche a cena e, anche se in alcuni momenti mi sentivo un po' in imbarazzo, alla fine la maggior parte del tempo mi sono sentita a mio agio e abbiamo parlato di svariate cose.
Dopo cena Marco ci è venuto a prendere per andare agli allenamenti e qualcosa mi doveva preannunciare che non sarebbe stata una serata particolarmente divertente: prove per una festa (poco)medievale con registi pressanti.
In effetti personalmente sono riuscita a scansarmela, insieme alle altre ragazze, con la scusa che dovevo cucire, ma il dramma si è compiuto proprio in quel contesto: con una serie di sfortunati eventi siamo riuscite a svitare e a perdere una vite della macchina da cucire del Tesoriere XDDD

Quiiindi dovrò ricomprarla e ripararla al più presto! E poi forse, prima o poi, riuscirò con l'aiuto di chi sa usare quell'arnese infernale, a ricucire il mio mantello XD
Tornata a casa ho passato un po' di tempo con le mie coinquiline, entrambe afflitte da tristi problemi e, anche se le mie parole probabilmente hanno poco peso, spero di riuscire a fare qualcosa, anche nei prossimi giorni, per tirarle su.

Ieri come giornata è stata abbastanza insulsa... Ho fatto un lungo sogno inquietantissimo che mi ha lasciato rintronata per buona parte della giornata e alla fine non sono riuscita a fare praticamente nulla di ciò che volevo, complice anche il fatto che nel primo pomeriggio è arrivata finalmente le mega-valigia materna e quindi mi sono dovuta mettere a sistemare ogni bene.
In serata, però, ho guardato La Sirenetta con Santina e ci siamo rilassate, anche se nessuna delle due - correndo l'ora l'una passata - poi aveva voglia di andare a dormire!

Ho preso sonno parecchio tardi e mi sono svegliata relativamente presto, però almeno in quelle ore ho dormito come un sasso, fortunatamente, visto che già devo tollerare il mal di pancia q__q




ArHaL
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.

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