lunedì 13 gennaio 2014

9-10-11-12-13/365

Day 9&10&11&12&13 of 365.



Dopo aver dormito in maniera decente, mi sono in effetti sentita più serena verso il mondo, tanto da iniziare ad organizzare le attività dei giorni seguenti: il pensiero della ripresa della vita sociale, unito allo scombussolamento del viaggio, probabilmente ha innestato in me, come sempre inconsciamente per quanto io mi sforzi di controllare il tutto, la mia cara sindrome-da-autodistruzione.
Ho provato a distrarmi tingendomi i capelli e facendo yoga, che non facevo da un sacco di tempo, e un po' la cosa mi ha aiutato, anche se in questi giorni comunque i dolori vanno e vengono.

Al contempo, però, Giovedì sera sono stata felice di tornare, finalmente, a giocare The Seed, e sebbene non sia stata una giocata particolarmente carica di emotività, è stata interessante e mi ha fatto scoprire molte cose nuove sui nostri personaggi.

Quella notte ha dormito a casa mia LaMeg: il giorno dopo aveva un colloquio di lavoro a Firenze! Alla fine Venerdì mattina sono uscita presto con lei e, mentre lei si sbrigava, io ho fatto un po' di parco-sano shopping con Ivien. Il suo colloquio è andato bene e io ne sono molto felice, sebbene sia un contratto che le durerà veramente poco, almeno per quel periodo possiamo stare tranquilli che non emigri a Londra, che verrà quasi sempre a giocare e che potrò vederla molto più spesso!

La sera sono andata al cinema con Marco a vedere, per la mia gioia, Capitan Harlock in 3D! E' stato fiiichissimooo *____*

Siamo andati a dormire tardi, ma io avevo la consapevolezza che il giorno dopo sarebbe iniziato il "classico fine settimana di quando sto qui", ovvero Lupo Rosso e domenica con Marco, quindi da un lato mi sono sentita contenta e dall'altro, chiaramente, in ansia, ma niente di pericoloso, anzi è stato molto affrontabile (almeno a livello conscio!).

Quando mi sono svegliata ho preparato la colazione a Marco, ho fatto una torta al cioccolato per Zio Requiem e ho preparato il pranzo, e poi siamo andati al Lupo dove personalmente ho trascorso il pomeriggio abbracciando le persone e svagandomi.
Verso le 11 ci siamo cambiati per andare a fare la serata (o meglio, la nottata) all'Exensia (non sono neanche sicura si scriva così XD), locale disco-dark (sì, esistono cose del genere!) in cui ci hanno ingaggiato per fare dei combattimenti durante una specie di party MOLTO-pseudo-fantasy.
Il tutto è stato abbastanza imbarazzante e delirante: le condizioni di sicurezza dei combattimenti erano molto precarie, il pubblico era molto fatto (e A DIR POCO ambiguo) e io mi sentivo abbastanza confusa, ma ad ogni modo è filato tutto liscio e, nella speranza che il gruppo non venga chiamato per altri ingaggi del genere XD, siamo andati a dormire alle 6.

Durante le mie 4 ore e mezzo di sonno (perché io e Marco ci siamo poi svegliati alle 10 e mezza per andare a pranzo dallo Zio) ho sognato solo ed esclusivamente CULI (per quanti ne avevo visti la sera precedente, ma in fondo almeno mi hanno preservato da sogni ansiosi! XD) e, ripensando a questa cosa bislacca, mi sono vestita e siamo andati sulla collina di Requiem: abbiamo pranzato tutti insieme e poi siamo andati in visita allo splendido Museo di Cerreto Guidi.
Anche se ero stordita dal sonno, è stata un bella giornata, l'unica cosa che un po' mi pesa e che continuo ad avere dolori abbastanza fastidiosi di tanto in tanto e boh, mi piacerebbe smettessero, ecco.

Per la quantità di sonno accumulato sono andata a letto alle 11 MENO 10 (non so neanche io da quanto tempo non accadeva una cosa del genere!) e ho dormito per ben 12 ore: ci sono stati sogni un po' inquieti, come quasi sempre, ma nulla di particolarmente rilevante, mi sono svegliata abbastanza riposata =3

Proprio per questo ho deciso che avrei dedicato la giornata a iniziare a sbrigare varie faccende in arretrato: sono andata alla posta, a fare la spesa, ho fatto qualcosina al pc, le pulizie e ho messo in ordine la camera!

Nel frattempo mi ha contattato Vale-Ivien, dicendomi che oggi si sentiva un po' sclerata e voleva stare in compagnia, così le ho proposto di venire qui: mi sono sentita molto contenta del fatto che lei, sentendosi non di ottimo umore, avesse proprio deciso di contattare me! Siamo state un po' insieme, abbiamo chiacchierato, sistemato vestiti medievali e cucinato dei dolcetti, ed è andata via verso le 20.

Ora come ora, in realtà, non mi sento molto bene, per cui ho raccolto i panni asciutti e steso quelli bagnati: i gesti comuni, calmi, ripetitivi, che normalmente posso anche trovare noiosi, mi rassicurano un sacco e mi aiutano un pochino a gestire il batticuore.


Ormai è da un po' di tempo che rifletto su una cosa: una volta ero convinta che fossi destinata a restare da sola, anche se ogni volta che riuscivo a tenermi vicino un "amico" per diverso tempo mi sentivo felice; sapere di poter contare sempre su qualcuno, di poter raccontare tutto ciò che si prova, è una cosa bellissima, che probabilmente anch'io, in passato, ho sottovalutato; ad un certo punto ho iniziato ad ammettere che l'uomo fosse un "animale sociale" e che, quindi, fosse "costretto" a relazionarsi con qualcuno, per forza, eppure dentro di me continuavo ad inseguire una sorta di sogno in cui io ero libera, non dipendevo da nessun affetto, stavo sola ed ero serena.
Non so bene se sia il passare degli anni e la maturazione di una coscienza, o i vari distacchi che ho subito, o semplicemente l'accettazione del fatto che tutte queste mie vecchie teorie probabilmente erano solo un modo per giustificare la mia ansia - allora solo crisalide - sociale. Ciò che è certo è che adesso quando so di dovermi rapportare con qualcuno, con qualcuno solo io e l'altra persona, e questa persona mi sta simpatica, e a questa persona voglio del bene, e desidererei tanto diventare amica di questa persona, vado nel panico.
Sono molto felice di stare avendo le occasioni per trascorrere del tempo con alcune di queste, ma, al contempo, non so mai bene cosa fare, cosa dire, ho paura di annoiarle, ho paura di non trovare un argomento di conversazione, io non sono abituata a parlare tanto, soprattutto quando siamo qui in casa, cosa potrei fargli fare, cosa potrei organizzare, e così via, non lo so.
Riflettendoci logicamente comprendo che la risposta sia "sii te stessa, comportati naturalmente", ma credo di aver ormai dimenticato come si fa ad essere del tutto naturali, come si fa a sentirsi del tutto a proprio agio, anche se sto lavorando per riacquisire queste conoscenze.
Nel frattempo, però, cerco di capire quali siano i miei errori "sociali" e, contemporaneamente per quanto sia difficile, di godermi i momenti trascorsi insieme a queste persone.


PS. Un'altra cosa che mi piace ricordare è che il 12 Gennaio si è festeggiato il primo anniversario del blog SeiAutori (seiautori.blogspot.it/), la qual cosa mi rende felice ed orgogliosa, degli altri membri, ma anche di me (evento più unico che raro!). (=





ArHaL
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.

2 commenti:

Mr.Loto ha detto...

L'amicizia è un sentimento naturale che deve nascere in modo spontaneo...ragionarci troppo sopra non serve a niente se non a rendere le cose più complicate...

saluti

Arhal ha detto...

Per l'appunto! (=