giovedì 23 gennaio 2014

21-22/365


Day 21&22 of 365.

La giornata è trascorsa tranquillamente, a dispetto di quanto pensassi.
Nel primo pomeriggio, approfittando dell'ora diurna e dell'assenza delle mie coinquiline, mi sono esercitata per un'ora nel canto: sostanzialmente perché mi sono resa conto da un po' che non mi riesce più di prendere note che una volta prendevo e che, quando cantavo più spesso, avevo più fiato nella vita in generale.
Siccome da piccola mi hanno fatto venire in odio i classici solfeggi e siccome, in ogni caso, non ambisco a diventare una cantante, mi concentro nel modulare la voce spostandomi velocemente tra diversi toni e note, e nell'usare bene il fiato.
Con questa scusa, ho riascoltato un sacco di canzoni dei Negramaro, cosa che non facevo da tanto tempo.
Dopo questi esercizi mi sono sentita meglio sotto tanti punti di vista, così mi sono messa a leggere un libro, in attesa che si facesse l'ora per andarmi a preparare.

Ebbene sì, alla fine la sera del concerto è giunta: nonostante mi aspettassi, non lo so, tipo di implodere o esplodere, alla fine il mio disagio è stato moderato ed il concerto è stato veramente bello.
Ho preferito tenere per me tutti i pensieri - non proprio positivi - che stavo provando e, a parte il senso di colpa per non riuscire a lasciarmi andare alla musica, non è andata poi così male.
Ci siamo anche caricati in macchina uno sconosciuto-nerd dei Dream Theater che mi ha fatto sorridere di tenerezza!

Marco si è fermato a dormire da me e, abbracciati l'uno all'altro, entrambi siamo riusciti a dormire in modo decente.
Ieri avevamo in programma di andare a farci fare, finalmente, degli occhiali da vista per lui (cosa che se da un lato m'inquieta, dall'altro ritengo sia necessaria XD), ma abbiamo dovuto rimandare a Mercoledì prossimo in quanto l'addetto alle visite oculistiche non era disponibile.
Così abbiamo colto l'opportunità di fare la coppietta in un giorno infrasettimanale, evento più unico che raro, e siamo andati al cinema a vedere un film simpatico.

Sebbene la giornata avesse tutti i presupposti per trascorrere serenamente, dentro di me si sono agitate troppe masse, le solite che cerco sempre di tenere a bada, ma che prima o poi saltano fuori.
Nell'arco del pomeriggio e della serata, tranne per la durata del film, non ce l'ho proprio fatta ad essere serena, a parlare normalmente: in questo periodo ho avuto troppi stimoli emotivi e, anche se sto evitando, quando possibile, di riceverne ulteriori, so bene che prima o poi mi portano a crollare, cosa che puntualmente è accaduta.
Marco si è fermato un'ora in più del previsto per provare a rasserenarmi leggendo insieme l'ultima uscita di Rat-Man, e poi è andato al Lupo.

Io sono andata subito a letto, invece, mi sentivo come se avessi corso per chilometri e chilometri, eppure non sono riuscita a prendere sonno prima dell'una circa.
La notte è trascorsa in preda a sogni strani, continui risvegli, dolori articolari e alla testa, e alle 9 e mezza non ne potevo più neanche di stare sdraiata, così ho provato ad alzarmi, ma mi sentivo come si fosse passato di sopra un camion.

A volte penso che sia tutto un errore quello che sto facendo, che sia davvero insormontabile per me tutto questo.
Poi rifletto su ciò che mi sono promessa a Settembre, su ciò che mi attende se anche solamente dovessi pensare di lasciarmi andare e allora, ancora una volta, mi rialzo e provo a sorridere.

E' vero, basta un soffio per buttarmi giù.
Ma almeno ho imparato a reggermi in piedi, tra un soffio e l'altro.



ArHaL
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.

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