martedì 11 febbraio 2014

37-38-39-40-41/365

Day 37&38&39&40&41 of 365.

Sarebbe splendido se tutti capissero quali sono le cose veramente belle e gli dessero rifugio.
O, anche se non le condividessero, le rispettassero.

Sarebbe splendido?
Forse no.
Forse perderebbe valore chi lo fa davvero.

Ma è inutile fermarsi a riflettere su questo dilemma perché, in ogni caso, la gente non lo fa.
Non importa da dove provenga, in cosa creda, quali trascorsi abbia la sua vita.
Le persone che SEMPRE, OGNI GIORNO, lo fanno, fanno questa cosa così speciale, ma che, al contempo, è fondamentalmente semplice, sono infinitamente poche.

C'è chi si professa una persona buona, che si fa il segno della croce, che dice di rispettare il prossimo perché Dio ci ha fatto tutti uguali, e che il denaro è peccato, e quant'altro.
E tu pensi quando parla "che brava persona che dev'essere".
Poi agisce. Compie delle scelte. Fa.
E sbaglia tutto.
E non capisce un cazzo di quello che professa perché nella vita fa tutt'altro.

C'è chi, invece, di tanto in tanto, si guarda intorno, capisce quanto è superficiale nella vita e dice "evvabbè, facciamocelo un discorso serio". E allora parte il pippone, di solito per iscritto, in cui tu, persona random, ti imbatti e pensi "ma che brava questa persona".
E poi non sai che si dimentica di quello che scrive e vive la sua vita A CASO.
Si dimentica delle parole che redige in quel singolo momento perché, parliamoci chiaro, non essere superficiali è una cosa faticosa. "E io ho altro a cui pensare."

Potrei continuare il mio elenco, ma sarebbe quanto mai inutile o sconveniente.
Quello che è certo è che le persone che hanno la mia totale stima sono poche, pochissime.
Oddio, adesso che ci penso, esistono veramente?
Forse sono troppo severa, non lo so.
Ma sinceramente credo in ciò che sto scrivendo (e che professo nella mia vita in generale): se dici qualcosa, se scrivi qualcosa, operati con i fatti per essa.
No, non basta un attimo, qualche minuto o qualche giorno. Non basta.
E' un impegno che ti prendi con te stesso, la coerenza.

La coerenza e la profondità d'animo: ecco le più gravi mancanze del mondo che mi circonda, insieme all'ignoranza.

A volte, spesso, quasi sempre, mi sento l'ultimo dei relitti su questo mondo.
Perché sono piena di difetti, piena di problemi, piena di cose sbagliate.
Poi rifletto e mi guardo attorno e penso che io cerco sempre di non essere ignorante su quasi tutti gli argomenti esistenti: m'interesso a tutto e quello che non m'interessa, ma che reputo in ogni caso cultura, lo rispetto; cerco sempre, per quanto possa essere difficile, di essere coerente, cosa che, tra l'altro, scopro solo negli ultimi tempi quanto possa essere importante; cerco sempre di essere come sono, cosa che ho accettato o, meglio, sto accettando da pochissimo, e di mostrare ogni volta che riesco il valore della profondità d'animo.

Non mi reputo migliore del prossimo, anzi.
Ma, sotto questi punti di vista, a volte, concedimelo Insicurezza, lo sono.


Questo è stato un fine settimana tranquillo, giorni in cui pur vivendo immersa nella socialità del Lupo e pranzando con la Yuma di Venerdì, pur affrontando i problemi che si stanno riversando sulla nostra sede di Sabato, facendo bagordi di notte, e trascorrendo un'altra domenica in pigiama con Marco, posso definire tranquilli.
Perché per me è così: le cose troppo belle e le cose troppo brutte hanno lo stesso peso.
Certo, quando sono belle c'è afflizione in meno; ma a livello psicologico mi si ritorcono indietro allo stesso modo.
Sono triste? Mi stressa.
Sono felice? Mi stressa.
Eppure non posso dire di non essere riuscita a godermi le cose belle senza troppo disagio, e a contrastare le cose brutte avendo un'ansia quasi nulla.
Ho visto la gente intorno a me preoccupata, col volto tirato, sclerata, ma io provavo a calmarli e a sorridere perché è così che riesco a calmare anche me stessa.
Sono molto felice di tutto questo.

Non so se il mio cervello lo sia allo stesso modo visto che ieri notte mi ha dato insonnia e panico, così, senza dei motivi ben precisi, e se pur c'erano, erano totalmente scollegati agli eventi odierni.
Forse si rifiuta di credere che io possa stare bene; cerca di minarmi nel momento in cui mi trova più serena, meno allerta.
Bè, quando vuole ci riesce.
Ma in fondo ho solo trascorso un lunedì da rimbambita e qualcosa di buono, in ogni caso, sono riuscita a farlo lo stesso.

Riuscirò a trovare un percorso illuminato anche stavolta.
Perché è questo che voglio fare, ormai lo so: voglio salvare.
Voglio salvare chi mi sta intorno, e voglio salvare me.
Mi sono sentita a lungo stupida per questo pensiero, stupida quando sentivo di aver fallito in qualcosa, stupida quando vedevo che qualcun altro riusciva e io no, e chissà per quanto altro tempo vivrò insieme a questi tormenti mentali.
Ma tanto ormai lo so, è questo quello che voglio fare.
E alla fine, se riuscirò ad accettarlo del tutto, smetterò di averi sensi di colpa per cose per cui non c'è bisogno di averli e, forse, riuscirò anche meglio nei miei intenti.

Salverò ogni cosa!





ArHaL
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.

Nessun commento: