venerdì 14 febbraio 2014

42-43-44/365

Day 42&43&44 of 365.




Uno dei miei maggiori motivi d'ansia è non stare facendo abbastanza.
Nella vita, nelle giornate, in generale.
Forse perché, probabilmente, perdo molto tempo con i miei tempi rilassati di questo periodo.
O forse perché, in effetti, molte cose non le sto facendo davvero.

Però da qualche giorno ogni sera ripenso al giorno appena trascorso e cerco di lavare via la brutta sensazione che sia stata una giornata sprecata solo perché non sono uscita di casa.
Perché sono riuscita a fare molte cose anche da dietro un telefono o uno schermo, o semplicemente parlando o agendo dentro queste mura.

Martedì, al ritorno da The Seed, ho parlato a lungo con Santi e Ste: Santi in questi giorni è su di giri, a metà tra la felicità e la confusione, e io sono contenta che ce ne parli.
Eravamo tutte e tre sul suo letto e, ad un certo punto, ha detto per scherzare: "madò, un giorno mi mancherà questo periodo, in cui stavo sul mio letto con voi a parlare di queste cose".
Io l'ho guardata per qualche istante, con una risata sospesa, e mi sono sentita rassicurata.
Rassicurata all'idea che, di tanto in tanto, anche il mondo intorno a me pensi a qualcosa di malinconico, se così si può definire.
Certo, non ai miei livelli: non vivo mai il tempo presente perché sono sempre troppo immersa nel passato o nel futuro, e questo probabilmente è sbagliato.
Il fatto è che fare così, per quanto mi susciti malinconia, mi aiuta a sentirmi più leggera rispetto a ciò che mi accade intorno che, altrimenti, vivrei, come sempre, con eccessiva emotività.
Però boh, non so ancora come reagire di fronte a questo mio modo di essere.

Mercoledì pomeriggio è venuto a trovarmi Edrick e abbiamo parlato di araldica medievale fino all'ora di cena, per poi andare insieme al Lupo.
Ero contentissima e agitatissima mentre aspettavo che arrivasse, proprio come quando ero piccola e nei pomeriggi d'estate scalpitavo affinché il tempo passasse più velocemente e potessi uscire a giocare con Silvia (prima delle 5 del pomeriggio il mondo esterno era off-limits su strette direttive materne).
Come sempre ho cercato di essere gentile e ospitale, ma mi sono sentita molto più a mio agio (rispetto alla mia media) e per questo sono felice.
La sera è trascorsa tra spade e problemi da risolvere, ma io continuo ad essere fiduciosa su ogni cosa.
I ragazzi avevano il morale a terra perché abbiamo dovuto svuotare la nostra Sede: chi aveva un viso triste, chi era isterico, chi cercava vendetta e altre espressioni di rabbia e frustrazione simili.
Io, invece, mi sentivo davvero positiva, pur essendo cosciente della gravità della situazione, e a Ve'co che mi si è avvicinata dicendo "che presa a male" ho risposto "Ad maiora semper, ricordatelo!".

Ieri mattina Malvina, Ivien ed io abbiamo accompagnato Nina ad una visita medica: sono contenta di esserci andata perché, proprio a causa dello strano contesto, tutte abbiamo avuto modo di parlare più di quanto abbiamo modo di fare di solito.
Nel pomeriggio sono riuscita (incredibile, due volte in un giorno! XD) con Malvina e ho finalmente stampato la nuova scheda per The Seed: non sono del tutto soddisfatta, ma almeno un primo passo l'ho fatto!
Ho trascorso la serata con Ste, a cui poi si è aggiunta un'euforica Santi: mi sento così felice per lei e spero che ogni cosa vada come desidera, come desidera davvero.
Percependo l'avvento di un'altra notte insonne, l'ho trascorsa preparando una torta al cioccolato e chattando con Pic su un progetto che avremmo in mente di avviare, e che spero proprio di riuscire a portare avanti nella maniera giusta.

Non posso dire che questo periodo sia esente da problemi, eppure mi sento più leggera del solito: forse, piano piano, sto cercando di imparare a rapportarmi in modo migliore con essi?





ArHaL
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.

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