giovedì 20 febbraio 2014

50/365


Day 50 of 365.

Sebbene fossi chiusa in casa causa mega-raffreddore, ho provato lo stesso a rendermi utile sbrigando diverse cose. Sono contenta soprattutto del fatto che ho provveduto alla mia sussistenza alimentare (e anche a quella di chi mi sta intorno), cosa che in passato probabilmente non avrei fatto.

In questo periodo molte persone, esplicitamente o implicitamente, mi chiedono il loro aiuto per svariate cose, dalle più banali alle più complesse, e, ogni volta che accade, anche se so che sarà difficile per me fare quella cosa, mi sento indicibilmente felice e onorata.
Magari alcune persone mi usano solo come valvola di sfogo, magari mi sfruttano perché sanno che io sono contenta di rendermi utile, ma in fondo non m'importa: m'importa potermi rendere utile, in qualunque modo, in qualunque contesto.
E' una delle cose che mi fa sentire meglio, sapere che anche solamente con una parola, sono servita a qualcosa.

Ieri sera, mentre stavo andando a dormire, ho scoperto, con stupore, che una ragazza che conoscevo da due anni tramite un forum sul Mondo Emerso, è di Palmi.
E ciò, oltre a farmi riflettere su quanto incredibilmente piccolo sia il mondo, mi fa pensare al fatto che, persino a Palmi, può esserci gente interessante per i miei standard.
Il problema è che questo genere di persone, con interessi fuori dalla norma di paese del sud, se ne stanno chiusi in casa, come ho fatto anche io per la maggior parte dei miei anni trascorsi lì, e trovare compagnia diventa sempre difficile.
Non riesco mai a trovare soluzioni a problemi del genere; tuttavia, alla fine, anche con lei ci siamo incontrate.
E' bello sapere che, ogni tanto, il destino fa qualcosa di buono.

Ieri il cielo era di un grigio nuvoloso spaventoso, così plumbeo, così grave, squarciato da brillanti cicatrici di fulmini, che mi sembrava finto, come un fondale costruito.
Mi piaceva molto.
Ma mi è piaciuto anche oggi quando, distogliendo gli occhi dalle nuvole residue, ho scoperto gli alberi in fiore.
Sta tornando il periodo dell'anno che, in qualche modo, ho sempre odiato probabilmente perché mi faceva pensare troppo, ma che da due anni a questa parte riscopro come la primavera di ogni cosa.




ArHaL
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.

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