giovedì 13 marzo 2014

66-67-68-69-70-71-72/365

Day 66&67&68&69&70&71&72 of 365.

Venerdì scorso ho sostanzialmente vissuto in attesa di Marco, acquistando su Ebay oggetti che ci serviranno per l'artigianato al Lupo.
Marco mi ha portato dei bellissimi e profumatissimi fiori e io sono stata molto felice, anche se probabilmente, come sempre, non sono riuscita ad esprimere la mia gratitudine.
Sabato abbiamo proseguito le lezioni, parlando di abbigliamento e tessitura, e sono stata contenta che, anche se pochissimi, qualcuno d'interessato c'era; la sera siamo andati in un locale in cui non ero mai stata, dal nome bislacco, e abbiamo conosciuto degli amici di Antares e Cassiopea molto simpatici: mi piacerebbe molto che loro decidessero di entrare nel Lupo!
Domenica abbiamo, come è giusto che sia, recuperato ore di sonno, guardato anime e scritto dei testi per il nuovo sito del Lupo: http://www.compagniadelluporosso.org/ *__*

E, infine, è giunto il grande giorno. Il giorno del nostro Anniversario.
L'ho aspettato per così tanto tempo, non so quante notti non sono riuscita a dormire perché continuavo a ripensare a come sarebbe stato, a cosa avrei fatto o detto, a qualunque cosa, e alla fine è arrivato, è trascorso, e mi sento un po' triste di ciò, perché è stato un giorno davvero bello: ho visto moltissime cose a Genova e, soprattutto, nel famoso Acquario, è stato emozionante, seppur stancante, e niente, vorrei tanto che momenti come quelli fossero di più.
Martedì mattina Marco è andato a lavoro e io, si può dire, anche: sono uscita molto presto con Ivien e Nina e abbiamo trascorso praticamente tutta la giornata tra mercati e negozi per recuperare varie cose che possono servire al Lupo; al ritorno mi sono fermata un'oretta a casa di Ivien per prendere una tisana con lei, cosa che mi ha scaldato la pancia ed il cuore.

La sera mi sentivo decisamente stanca e sarei andata a dormire alle 20, MA c'era la GHOST IN THE SHELL NIGHT! Quindi, con Marco & Edrick, siamo andati al cinema, in cui, per quanto i film mi piacessero molto, ho rischiato più volte di addormentarmi -.-
Sognavo già il letto, all'una di notte quando siamo usciti, ma... Misteriosamente Marco non aveva con sé le chiavi del bloccasterzo e quindi sono nate mille peripezie, prestiti di macchina, persone condotte all'insonnia, camminate in piena notte, e altre cose assurde del genere, che ci hanno infine condotto a letto ALLE 6 DEL MATTINO.
Quando una cosa decide di andar male, lo fa; ma sostanzialmente eravamo molto tranquilli: io ero incapace di intendere e di volere perché il mio cervello era già in fase rem dalle 20, Marco ha preso tutto molto serenamente, si è limitato a dire "che pazienza che ci vuole".
Questa storia bislacca e incasinata che abbiamo vissuto, e il suo modo di reagire alla cosa, mi ha ricordato un aneddoto che mi raccontava sempre da piccola mia madre: "Un giorno tuo nonno è andato a comprare un vasetto di marmellata. Durante il trasporto, però, si è rotto, così è tornato al negozio a prenderne un altro, ma questo gli è scivolato dalle mani, rompendosi. Quel giorno ha rotto ben 4 vasetti di marmellata prima di riuscire a tornare a casa con uno integro. E non si è arrabbiato, era sereno, si è limitato a dire: - quando il diavolo si mette in mezzo, ci vuole pazienza e non bisogna arrendersi, perché prima o poi lui si stanca e noi la spuntiamo -". Mi è sempre piaciuta molto questa storia: da piccola mi sconvolgeva di come qualcuno potesse essere così calmo di fronte a 4 vasetti di marmellata rotti (abituata all'irascibilità di mio padre, poi) e quindi, per questo e per mille altri motivi, ho sempre ammirato molto mio nonno: lui resterà per sempre un esempio per me, anche se, insieme all'altro nonno, sono andati via prima di potermi insegnare qualcosa loro in modo diretto.
Ho sempre pensato che l'uomo dei miei sogni dovesse essere come lui: gentile, cavaliere, servizievole verso la donna che ama, paziente, dolce, ma anche deciso contro ciò che reputa sia sbagliato, onesto, giusto, saggio. E' così che l'ho sempre visto, ed è così che io penso davvero fosse realmente. Ed è così che, a mio parere, dovrebbe essere ogni uomo, ma so benissimo di desiderare fin troppo un mondo utopico.

E così, ieri, è stata una giornata un po' persa dal punto di vista fisico perché mi sentivo troppo rincoglionita per fare qualsivoglia attività pratica, ma, al contempo, inaspettatamente, sono riuscita a ragranellare tre possibili ingaggi per il Lupo e a vendere il cosplay di Perona.
Sono molto orgogliosa di entrambe le cose, soprattutto perché in questo periodo sto davvero trovando il coraggio di "liberarmi" di molte cose pendenti: ho vissuto finora con l'idea che qualunque cosa potesse un giorno tornarmi utile, che ogni lasciata e persa, che ogni cosa che mi veniva proposta la dovevo fare altrimenti me ne sarei pentita, ecc, e probabilmente ancora un po' la penso così.
Ma sono riuscita a decidermi, a capire che quel cosplay, in fondo, non desideravo davvero farlo se lo rimandavo da quasi 4 anni, e che quindi basta, era il momento di andare avanti! Può sembrare un contesto stupido, ma per me è comunque una gran cosa (=

Ieri sera c'è stata una nuova assemblea dei soci del Lupo e, a decisione unanime, abbiamo deciso di cambiare sede per mille motivi: sono molto fiduciosa nel futuro.
Ci sono ancora molti problemi, miei e di gruppo, ma io devo sempre trovare il modo di ragionare, di non arrabbiarmi per cose piccole, di essere paziente, e di pensare positivo e sorridere, e sono sicura che ogni cosa andrà bene.





ArHaL
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.

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