mercoledì 11 giugno 2014

162...168/365

Day from162to168 of 365.

Sono in Calabria, ancora una volta.
Stavolta, però, non mi sento paralizzata dalla malinconia.
Il che è strano, perché mi basta poco affinché ciò mi accada, e qui pullula di spettri. Inoltre, sebbene sia arrivata da meno di due giorni, già alcuni avvenimenti mi avrebbero dovuto far languire:
- appena arrivata, dopo cena, cercavo un pigiama per andare a dormire: ho trovato quello di Pic, lasciato qui eoni fa, quando ancora facevamo il liceo, e l'ho indossato. E' da due mattine che mi sveglio con i capelli dritti in testa, come succedeva a lei, nonostante io li abbia lisci: ciò mi sconvolge!;
- ieri ho scoperto di aver perso un pezzo dei miei preziosissimi e datatissimi piercing: poi in realtà l'ho ritrovato, ma a quanto pare un buco ha iniziato a darmi prurito: COSA VORRA' MAI DIRE?;
- mia madre si è data alle pulizie di primavera nel garage e ha ammucchiato nel sottoscala del salone quintalate di vecchi libri, quaderni, giocattoli in attesa che io tornassi per smistarli: sto trascorrendo parte del mio tempo a riguardarli, sfogliarli, leggere di quando ancora ero fanciulla o adulesciente: una valanga di ricordi, soprattutto tristi;
- ho fatto sogni a tema Kingdom Hearts (panico).

Probabilmente, ciò che mi sta aiutando ad affrontare il tutto, è il fatto che ho molte cose da sbrigare, che devo pensare a fatti concreti da sbrogliare qui, ma, soprattutto, è che lì dove sorgeva un cadente garage, mia madre nel giro di un mese ci ha ricostruito una nuova stanza della casa: sto trascorrendo qui le mie giornate, in un ambiente del tutto nuovo, che puzza di vernice appena passata e che non ha nessuno, alcuno, neuno carico emotivo. Niente, zero ricordi, un luogo mai vissuto in casa mia, è bellissima come sensazione.

Sembra stupido, ma mi rendo conto di quanto avessi bisogno di un luogo neutro in cui stare quando vengo qui. Un luogo senza fantasmi, senza angosce, senza ansie, un luogo ancora da riempire, e spero di cose belle.

Mi sembra di respirare meglio qui dentro.
E poi, esco fuori e vedo il mare.
La mia fonte di vita.





ArHaL
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.

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