mercoledì 7 settembre 2016

nothing

Niente.
Non è rimasto più niente di me perché le cose più importanti non esistono più.

Ci sono persone che mi fermano i pensieri, mi fermano le mani quando tutto sta precipitando, ma la mia mente pensa solo al dolore e il mio cuore non regge e mi spegne.

Non ho motivi per vivere ancora, mi limito a sopravvivere per non dare dolore a chi mi vuole bene.
Ma è tutto così insensato.

Il battito del mio cuore mi ricorda ogni istante che è sbagliato: perché il battito di un cuore in polvere si riconosce.

Polvere, sono solo polvere e vorrei volare via nel vento e scomparire.

Mi chiedo ancora come sia possibile sopravvivere a tutto questo e che sarebbe tutto più giusto e naturale morire e basta quando il dolore diventa così grande. Quando si ascoltano certe parole semplicemente bisognerebbe spegnersi, proprio come quando si viene uccisi.

Ed è questa la cosa che mi rende così spenta e confusa: sono stata uccisa, eppure respiro ancora.

Cosa me ne faccio dell'ossigeno, dell'acqua, della vita?

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