venerdì 19 maggio 2017

Norwegian Wood


E' incredibile come la vita abbia il potere di far esplodere mille bombe tutte insieme.
Nell'ultimo periodo, oltre a Gheri, sento di aver perso anche i miei migliori amici.
Oltre alla mia testa, ai miei sogni, a tutto ciò in cui credevo.

Il viaggio in Norvegia comunque credo mi sia servito a capire molto di quello che voglio e che non voglio.
E, se la notte prima di partire, sentendo un rumore nella notte ho istintivamente immaginato di essere a casa di Gheri, aprendo gli occhi nel dolore, oggi invece so che domani lo vedrò e sono ancora con i piedi per terra.

Domani me lo ritroverò davanti per due giorni, intorno allo stesso tavolo, sotto lo stesso tetto, in compagnia delle stesse persone.
Con quella cotta (parte d'abbigliamento di XIV secolo, ndr) verde bosco addosso che mi ha fatto innamorare di lui, il cappello a punta con le lunghissime piume di fagiano che ho cucito io, gli occhi verdi imbronciati, la barba rossa ed ispida. Ed io avrò addosso il mio vecchio vestito rosso, che ho lasciato così com'era dall'ultima volta che mi aveva abbracciato, e che ci faceva sembrare così belli quando andavamo per il campo vicini, avrò addosso tutti i nostri ricordi, tutti i nostri desideri e progetti, e saprò che non potrò guardarlo se non voglio urlare.
Questa provo l'ho scelta io e non me ne lamento, ma so che da lunedì sarò una persona ancora più diversa.
Più lacerata, più frammentata, più confusa.

Non sono più sicura di sapere niente di me.




ArHaL
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.

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