lunedì 28 gennaio 2019

/beso


Sto provando a fare tutto il possibile per stare meglio, ma niente sembra bastare: per quanti impegni possa infilarmi nelle giornate, per quanti bei posti nuovi veda, per quante altre persone cerchi di tenermi intorno, i miei pensieri e i miei sogni/incubi restano sempre fissi su quel punto.

Ogni mattina mi sveglio faticosamente perché l'ho sognato più volte dolorosamente. Di solito Patrizia mi abbraccia e io ne sono felice, ma forse per via del maledetto effetto anniversario (l'anno scorso di questi tempi non era neanche un mese che vivevo con lui) la mia mente mi riporta automaticamente a quando mi abbracciava nel letto, a quando imprecava contro le sveglie o nemmeno le sentiva, e io cercavo di svegliarlo il più delicatamente possibile per non fargli iniziare la giornata di cattivo umore.

Alla fine si alzava, si preparava di corsa e io il più delle volte restavo in una specie di dormiveglia volontario solo per godermi il veloce bacio sulla fronte che mi veniva a dare prima di correre a prendere la bici per andare a lavoro.
Anche se ero stordita dal sonno, sorridevo sempre a quel gesto, ed ero un po' triste quando si dimenticava o non aveva il tempo di darmelo.

Quel tocco delle sue labbra sulla mia fronte è uno dei ricordi più belli e più atroci che ho.



ArHaL
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.

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